Mohammad Reza Pahlavi: differenze tra le versioni

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*Grazie alla grandezza dello Scià, l'Iran è un'isola di stabilità nel Medio Oriente. ([[Jimmy Carter]])
*Guardando indietro e riflettendo sul fatto che l'Occidente fece di tutto per far andare via lo Scià - soprattutto per sporchi interessi economici - penso che allora avessimo davvero tutto e non lo abbiamo capito. Per quel 5% di errori e di sbagli di cui è stato accusato, è stata cancellata un'epoca florida e condannato un popolo. ([[Ramin Bahrami]])
*Io non voglio che sia giustiziato all'estero. Io voglio che sia catturato e riportato in Iran e processato in pubblico per cinquant'anni di reati contro il popolo, inclusi i reati di tradimento e di furto. Furto di capitali. Se muore all'estero, quel denaro va perduto. Se lo processiamo qui, ce lo riprendiamo. No, no: io lo voglio qui. Qui! Lo voglio tanto che prego per la sua salute come l'ayatollah Modarres pregava per la salute dell'altro Pahlavi, il padre di questo Pahlavi che era fuggito anche lui portandosi dietro un mucchio di soldi. So che è malato. Me ne dispiace perché potrebbe morire di malattia. Guai se morisse di malattia e mentre sta all'estero. ([[Ruhollah Khomeyni]])
*Lo scià era stato un despota a tratti illuminato e innovatore, a tratti incline alla repressione e ignaro della rivolta che covava tra i sudditi. Aveva regnato trentasette anni e anche lui aveva fatto la sua [[Rivoluzione bianca]]. In particolare una riforma agraria che non aveva colpito troppo i latifondisti. A restituirgli il trono travolto da un'insurrezione popolare, nel 1953, era stata la Cia. Non gli erano poi mancati gli ossequi di mezzo mondo. Ossequi di un'intensità proporzionata alla produzione petrolifera della [[Persia]]. Persia era il nome che lo scià preferiva per il suo paese. Lo voleva storicamente collegato all'epoca preislamica. La protezione della superpotenza americana gli era garantita. Migliaia di esperti militari venuti dagli Stati Uniti erano la prova concreta che per questi ultimi la Persia di Pahlevi era il migliore alleato nella regione, insieme a Israele. L'idea di poter essere scalzato dai religiosi non l'aveva forse mai sfiorato. Lui aveva seguito le orme del padre, umiliandoli in più occasioni. ([[Bernardo Valli]])
*Lo Scià era un burattino degli Usa. Era estraneo, aveva un contatto superficiale con noi. ([[Kader Abdolah]])
*Malgrado tre ore di domande e risposte l'uomo restava un mistero. Era idiota, ad esempio, o intelligente? Probabilmente è come Bhutto, un personaggio dove i contrasti più paradossali si fondono per regalare alla tua ricerca un enigma. Crede ai sogni premonitori, ad esempio, alle visioni, a un infantile misticismo, e poi discute sul petrolio come un esperto. (Lo è). Governa come un re assolutista, ad esempio, e poi si rivolge al popolo col tono di chi crede al popolo e lo ama: dirigendo una Rivoluzione Bianca che a quanto pare qualche sforzino lo fa per combattere l'analfabetismo e il sistema feudale. Ritiene che le donne vadano giudicate alla stregua di accessori graziosi, incapaci di pensare come un uomo e poi, in una società dove le donne portano ancora il velo, ordina addirittura alle ragazze di fare il servizio militare. Ma insomma che è questo Mohammad Reza Pahlavi che da trentadue anni siede solidamente sul trono più scottante del mondo? Appartiene all'epoca dei tappeti volanti o a quella dei computer? È un residuo del profeta Maometto o un accessorio dei pozzi di Abadan? Io non l'ho capito. ([[Oriana Fallaci]])
*Io non voglio che sia giustiziato all'estero. Io voglio che sia catturato e riportato in Iran e processato in pubblico per cinquant'anni di reati contro il popolo, inclusi i reati di tradimento e di furto. Furto di capitali. Se muore all'estero, quel denaro va perduto. Se lo processiamo qui, ce lo riprendiamo. No, no: io lo voglio qui. Qui! Lo voglio tanto che prego per la sua salute come l'ayatollah Modarres pregava per la salute dell'altro Pahlavi, il padre di questo Pahlavi che era fuggito anche lui portandosi dietro un mucchio di soldi. So che è malato. Me ne dispiace perché potrebbe morire di malattia. Guai se morisse di malattia e mentre sta all'estero. ([[Ruhollah Khomeyni]])
*Lo scià ha distrutto la cultura, l'economia e l'agricoltura. Noi demoliremo il sistema da lui messo in piedi. ([[Ruhollah Khomeyni]])
*Lo sciainscià si arma perché ha grandi piani: occupare l'Iraq e il Golfo Persico nonché sbarrare la via ad una evetuale invasione proveniente dal Caucaso o dal Mar Caspio. Non è forse il successore degli illustri imperatori dell'Impero Pesiano, di cui ha recentemente festeggiato i duemilacinquecento anni di vita con una spesa colossale?! Lo scià dell'Iran conduce una vita favolosa come al tempo di [[Hārūn al-Rashīd|Harun El Rascid]], mentre il popolo iraniano soffre come al tempo della schiavitù. ([[Enver Hoxha]])
*Malgrado tre ore di domande e risposte l'uomo restava un mistero. Era idiota, ad esempio, o intelligente? Probabilmente è come Bhutto, un personaggio dove i contrasti più paradossali si fondono per regalare alla tua ricerca un enigma. Crede ai sogni premonitori, ad esempio, alle visioni, a un infantile misticismo, e poi discute sul petrolio come un esperto. (Lo è). Governa come un re assolutista, ad esempio, e poi si rivolge al popolo col tono di chi crede al popolo e lo ama: dirigendo una Rivoluzione Bianca che a quanto pare qualche sforzino lo fa per combattere l'analfabetismo e il sistema feudale. Ritiene che le donne vadano giudicate alla stregua di accessori graziosi, incapaci di pensare come un uomo e poi, in una società dove le donne portano ancora il velo, ordina addirittura alle ragazze di fare il servizio militare. Ma insomma che è questo Mohammad Reza Pahlavi che da trentadue anni siede solidamente sul trono più scottante del mondo? Appartiene all'epoca dei tappeti volanti o a quella dei computer? È un residuo del profeta Maometto o un accessorio dei pozzi di Abadan? Io non l'ho capito. ([[Oriana Fallaci]])
*Mi ritorna di riflesso in mente l'atmosfera d'insoddisfazione e di protesta che serpeggiava per la capitale iraniana negli ultimi giorni del potere, ormai scalfito e usurato, di Shahanshah Aryamehr Mohammad Reza Pahlavi. Pure lui, con il suo realismo ingegneristico e poliziesco, come dopo di lui gli ayatollah e i pasdaran, pensava che la forza d'urto e di ricatto del petrolio avrebbe potuto sanare i molti mali del regno che la politica, da sola, non riusciva a risolvere. Pure lui appariva in ritardo sulle esigenze e le aspettative di costituzionalità, di modernità democratica, che gl'indirizzavano i ceti istruiti ed evoluti di una società mediorientale tutt'altro che primitiva. Riteneva di poter mettere le cose a posto con una megalomaniaca e stonata combinazione di elementi disparati, a cui concorrevano, sul piano ideologico, il pugno di ferro di un kemalismo di riporto, poi sul piano d'immagine un classicismo anch'esso di riporto, imperniato in funzione antireligiosa sul mito di Ciro il Grande, infine sul piano della potenza una polizia segreta spietata e un esercito alimentato dai ricavi del petrolio. ([[Enzo Bettiza]])
*Non si imbarazzò affatto a parlare dell'Italia. Bisogna ricordare che in quel dato periodo avevamo il Presidente [[Aldo Moro]] prigioniero delle Brigate Rosse. Ricordo che lui manifestò il massimo stupore per la vicenda, dicendo che non era pensabile che un Paese come il nostro non fosse in grado di frenare dei terroristi, sbaragliarli e fare in modo che ci fosse un ordine pubblico ben attuato. Si disse basito nell'apprendere che una personalità politica di tale importanza, il capo della Democrazia Cristiana, potesse essere sequestrata in quel modo, fosse in prigionia da tanto tempo, senza che noi sapessimo in quale luogo si trovasse. Insomma ci sentimmo fare una specie di lezione su come andrebbe governato uno Stato, su come le forze armate e quelle di polizia dovrebbero fare il proprio lavoro. ([[Umberto Vattani]])
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*Lo amavo e continuerò ad amarlo. Forse, se avesse potuto agire di propria iniziativa, lo Scià avrebbe dato la preferenza a me e non al trono. Le vere cause della nostra infelicità sono i suoi consiglieri e sua madre. Hanno continuato a dirgli che nell'interesse dello Stato deve avere un erede, hanno insistito fino a quando egli ha dovuto cedere.
*Lo Scià non sa che cosa sia l'amore e ama soltanto il trono di Persia.
*Lo sciainscià si arma perché ha grandi piani: occupare l'Iraq e il Golfo Persico nonché sbarrare la via ad una evetuale invasione proveniente dal Caucaso o dal Mar Caspio. Non è forse il successore degli illustri imperatori dell'Impero Pesiano, di cui ha recentemente festeggiato i duemilacinquecento anni di vita con una spesa colossale?! Lo scià dell'Iran conduce una vita favolosa come al tempo di [[Hārūn al-Rashīd|Harun El Rascid]], mentre il popolo iraniano soffre come al tempo della schiavitù. ([[Enver Hoxha]])
*Non posso dire che Mohammed Reza fosse dotato di un gran senso dell'umorismo. Giudicava gli altri con estrema perspicacia ma non sopportava la minima critica. Abituato ai complimenti dei cortigiani, suscettibile come tutti gli iraniani, di fronte a un giudizio negativo si rannuvolava, stringeva la labbra e richiudeva gli occhi a una fessura, a volte spaventando i suoi familiari stessi e persino la principessa Ashraf, che pure amava tenergli testa.
*Nonostante il primo matrimonio, nonostante le numerose avventure avute prima di conoscermi, Mohammed Reza era eccessivamente timido con le donne. Allevato con estremo rigore nelle scuole militari, abituato alla disciplina, consapevole delle sue responsabilità al sovrano, non amava rivelare i suoi sentimenti e ancor meno dire parole d'amore. Il suo pudore gliele rendeva difficili. Solo i suoi occhi scurissimi e brillanti, ora severi, ora tristi, ora dolci, erano pieni di fascino e riflettevano la sua anima.<br>Solo quelli parlavano.