Enzo Bettiza: differenze tra le versioni

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*[[Gheorghe Gheorghiu-Dej|Dej]] era stato uno stalinista a suo modo onesto e coerente e, come capita sempre agli stalinisti, era stato al tempo stesso anche un fervido nazionalista.
*Fra tutte le carriere dei capi comunisti nei vari Paesi dell'Est europeo dopo la guerra, quella di [[Nicolae Ceaușescu|Nicolae Ceausescu]] era stata la più simile alla carriera silenziosa e tenebrosa di Stalin: cura ossessiva dell'apparato, lenta costruzione di un partito personale dentro l'involucro del partito ufficiale, nessuna esperienza internazionale, disprezzo per tutti i militanti intellettuali che non avevano combattuto la monarchia in patria ma avevano vagheggiato la Rivoluziona da Mosca o da Parigi.
*{{NDR|Sulla [[Securitate]]}} Più che una polizia politica vera e propria, sarebbe diventata una sorta di esercito personale totalmente devoto al Capo supremo del partito e dello Stato: uno strumento di despotismo sanguinario che poteva trovare i suoi precedenti storici solo nell'[[Opričnina|Opricnina]] di Ivan il Terribile e nella [[Direttorato politico dello Stato|Ghepeù]] di Stalin, con un tocco di sadismo fra balcanico e ottomano. Fors'anche con un tocco di [[Guardie di Ferro]] in più.
*Piccolo, immobile, gli occhi piccolissimi concentrati su di me, scarno e avaro nelle risposte alle mie domande, Ceausescu ricordava in ogni suo tratto rudimentale, in ogni suo gesto prudente, l'originaria cupezza meridionale della terra contadina da cui proveniva. La evocava soprattutto nella bocca molle e informe, quasi priva della linea divisoria fra le due labbra: una sanguisuga casualmente incollata su un volto di cera.
*La parabola di Ceausescu è stata, come si va dicendo oggi, quella di un non comunista? Oppure, per essere più esatti e più giusti, la parabola del comunismo è stata anche la parabola di Nicolae e di Elena Ceausescu?