Scrittore: differenze tra le versioni

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sposto alcune in scrittore e lettore
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*Uno scrittore che non si ponga di fronte alla realtà dell'universo e dell'essere umano in ogni sua parola non è uno scrittore ma un narratore. Uno scrittore che scriva romanzi per dare una visione salvifica, addirittura ancora metafisica, è un prete mancato, e in Italia sono tutti preti, più o meno consapevoli. Fate caso alle quarte di copertina dei romanzi, hanno tutte un minimo comune denominatore consolatorio. ([[Massimiliano Parente]])
*Uno scrittore che tiene un diario lo usa per registrare ciò che sa; nelle poesia e nei racconti mette quello che non sa. ([[Adam Zagajewski]])
*Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell'istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo. ([[Carlos Ruiz Zafón]])
*Uno scrittore non si contenta di avere successo. Per essere realmente in pace con se stesso ha bisogno dell'insuccesso altrui. ([[Gore Vidal]])
*Uno scrittore perfetto potrebbe far sì che le parole cantino, ballino, bacino, portino bambini, piangano, sanguinino, s'infurino, pugnalino, rubino, cannoneggino, pilotino navi, saccheggino città, carichino di cavalleria o fanteria, o facciano qualunque cosa possano fare l'uomo o la donna o le forze della natura. ([[Walt Whitman]])