Mohammad Mossadeq: differenze tra le versioni

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*Non intendo presentare alcun appello contro una condanna a morte e non accetterò nessun perdono, anche se lo Scià deciderà di accordarmelo. Il perdono è per i traditori ed io sono invece la vittima di un intervento straniero. (dichiarazione durante il suo processo, 9 novembre 1953)<ref name=energicaaccusa>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1953/11/10/page_006.pdf ''Energica accusa di Mossadeq contro lo Scià e gli inglesi''], ''L'Unità'', 10 novembre 1953.</ref>
*Gli inglesi non volevano spogliarmi dei miei averi. Volevano uccidermi. Non è una novità per la Persia il soggiacere all'influenza inglese. È una realtà che dura da duecento anni. (dichiarazione durante il suo processo, 9 novembre 1953)<ref name=energicaaccusa/>
*Date ordine di tagliarmi la testa, se volete, ma io voglio e devo difendermi da solo. (dichiarazione durante il suo processo, 10 novembre 1953)<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0051_01_1953_0262_0006_12147284/ ''Mossadeq prende a pugni il suo avvocato difensore''], ''La Stampa'', 11 novembre 1953.</ref>
*Vengo accusato di molti crimini, ma ne ho compiuto uno solo: ho rifiutato di accondiscendere ai desideri degli stranieri. Ho impedito le loro avide mani si impadronissero delle risorse naturali della Persia. (dichiarazione durante il suo processo, 11 novembre 1953)<ref name=furenteattacco>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0051_01_1953_0263_0007_12973507/ ''Furente attacco di Mossadeq contro i suoi giudici e lo Scià''], ''La Stampa'', 12 novembre 1953.</ref>
*Il Paese è nelle mani degli affaristi, ma il suo avvenire è nelle mani dei giovani. (dichiarazione durante il suo processo, 11 novembre 1953)<ref name=furenteattacco/>
*Sono un iraniano che ha lottato per tutta la sua vita contro il colonialismo. Avevo reso al mio Paese il suo prestigio presso il mondo, ma gli stranieri non vogliono che il nostro popolo si svegli. Essi vogliono poter disporre a loro compiacimento dello Scià, designarlo, metterlo da parte secondo i loro desideri. Il Paese deve proteggere gli uomini di Stato che lo difendono, questo è il solo modo di difendere la propria libertà. (dichiarazione durante il suo processo, 12 novembre 1953)<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1953/11/13/page_001.pdf ''La condanna a morte richiesta per Mossadeq mentre Teheran manifesta contro il processo''], ''L'Unità'', 13 novembre, 1953.</ref>