H. G. Wells: differenze tra le versioni

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+ Nel paese dei ciechi
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*Quando, nel corso della giornata, ti accorgi di avere scritto al mattino le tue cartelle, sbrigato la corrispondenza nel pomeriggio, e non hai altro da fare, viene il momento in cui ti annoi: ecco l'ora del [[sesso]].<ref>Citato in [[Charlie Chaplin]], ''La mia autobiografia'', traduzione di Vincenzo Mantovani, Mondadori, 1964, p. 429.</ref>
*Se non poniamo fine alla [[guerra]], la guerra porrà fine a noi.<ref>Citato in ''[[Call of Duty 2]]'' e all'inizio del videoclip ''This Is War'' dei [[30 Seconds To Mars]].</ref>
 
==''Il paese dei ciechi''==
*Tra i ciechi l'orbo d'un occhio è re!.<ref>{{Cfr}} [[w:Beati monoculi in terra caecorum|Beati monoculi in terra caecorum]].</ref> (da ''Il paese dei ciechi''; p. 24917)
*Ci sono le belle cose, piccole cose bellissime: i fiori, i licheni tra le rocce, la morbida lucentezza di una pelliccia, il cielo lontano con le nuvole che passano scivolando, i tramonti, le stelle. E ci sei ''tu''. Solo per te è bello avere la vista, per vedere il tuo viso dolce e sereno, le tue labbra affettuose, le tue mani care e belle congiunte insieme... (Nunez, pp. 40-41)
*Pensò a quel mondo grande e libero dal quale era separato, un mondo ch'era il suo, e gli parve di vedere quegli altri pendii, quelle lontananze che seguono lontananze, e, a media distanza, {{sic|Bogota}}, luogo di bellezze multiformi e commoventi, uno splendore di giorno, un mistero luminoso di notte, un luogo pieno di palazzi, fontane, statue, case bianche. Pensò come fosse possibile, in un giorno o due, calare attraverso i valichi, giungere più vicino alle strade affollate e affaccendate della città. Pensò al viaggio sul fiume, per tanti giorni l'uno dopo l'altro, dalla grande Bogota verso il mondo ancora più vasto che stava più oltre, passando per città, villaggi, foreste e luoghi deserti; un giorno dopo l'altro sul gran fiume, finché le sponde si allontanavano e i grandi piroscafi passavano rimescolando l'acqua e si giungeva al mare, il mare sconfinato, con migliaia di isole e navi intraviste lontano nel loro incessante viaggiare in giro per il mondo, attorno al grande mondo. E là si vedeva, non ostacolato da montagne, il cielo, il cielo! Non un disco, come lo si vedeva qui, ma un arco incommensurabile d'azzurro, somma profondità in cui galleggiano nel loro moto ciclico le stelle... (pp. 43-44)
 
==''L'isola del dottor Moreau''==
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*Di solito {{NDR|i libri}} vorrei non averli mai cominciati. (da ''Il nuovo acceleratore'', il protagonista<!--non sono riuscito a scorgere il nome, se ce n'è uno-->; p. 171)
*[...] e questo {{NDR|il taglio dei capelli}} penso che sia uno dei più odiosi doveri di una persona civile. (da ''Il nuovo acceleratore'', il protagonista; p. 174)
*Tra i ciechi l'orbo d'un occhio è re!<ref>{{Cfr}} [[w:Beati monoculi in terra caecorum|Beati monoculi in terra caecorum]].</ref> (da ''Il paese dei ciechi''; p. 249)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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==Bibliografia==
*Herbert George Wells, ''Autobiografia sperimentale'', in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993
*Herbert George Wells, ''Il paese dei ciechi'', traduzione di Renato Prinzhofer, I Racconti di Repubblica n. 16, Gruppo Editoriale L'Espresso, 1997
*Herbert George Wells, ''L'isola del dottor Moreau'', traduzione di Mario Monti, Mondadori
*Herbert George Wells, ''L'isola del dottor Moreau'', traduzione di Maria Alice Puddu, Mursia, Milano, 2016. ISBN 978-88-425-3962-9