Cartesio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 22:
*Quando rifletto su me stesso, non soltanto conosco di essere una cosa imperfetta, incompleta, dipendente da altro, che tende e aspira senza posa a qualcosa di migliore e di più grande di quel che sono, ma conosco anche, nello stesso tempo, che colui dal quale dipendo possiede in sé tutte quelle grandi cose a cui aspiro e di cui trovo in me l'idea, e che non le possiede solo indefinitamente e allo stato potenziale, ma ne gode in effetti attualmente ed infinitamente, e perciò è Dio.<ref>da ''Meditazioni metafisiche sulla filosofia prima'', in ''Opere filosofiche''.</ref>
*Questa regola poggia sullo stesso fondamento delle altre due, e anche essa dipende esclusivamente dal fatto che Dio conserva ogni cosa mediante un'azione continua, e che quindi non la conserva affatto come poteva essere qualche tempo prima, ma esattamente come è nell'istante in cui la conserva. Ora, di tutti i movimenti ''l'unico perfettamente semplice, e la cui natura è contenuta in un solo istante, è quello rettilineo''. Infatti, per concepirlo è sufficiente pensare che un corpo compia l'azione di muoversi verso una certa direzione, cosa che si riscontra in ogni istante determinabile durante il tempo in cui si muove. Mentre per concepire il movimento circolare, come qualsiasi altro, è necessario considerare almeno due istanti, o meglio due parti del movimento stesso, e il rapporto fra loro sussistente.<ref>Da ''Il Mondo'', 1959, p. 64; citato in Koiré 1979, p. 336.</ref>
*Se qualcuno vuol seriamente cercare la verità, non deve scegliere dunque una scienza particolare: perché esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall’altra; ma deve pensare soltanto ad aumentare il lume della ragione naturale, non per risolvere questa o quella difficoltà di filosofia, ma perché in ogni circostanza l'intelletto indichi alla volontà ciò che si deve scegliere; e ben presto si meraviglierà di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver conseguito non soltanto tutto ciò che gli altri desiderano, ma altresì risultati più grandi di quanto quelli possano attendersi.<ref>Da ''Regole per la guida dell'intelligenza'', in ''Opere filosofiche''.</ref>
*Spero che i posteri mi giudicheranno con benevolenza, non solo per le cose che ho spiegato, ma anche per quelle che ho intenzionalmente omesso, così da lasciare ad altri il [[piacere]] della [[scoperta]].<ref>Da ''La geometria''.</ref>
*Suppongo che il corpo non sia altro che una statua o macchina di terra che Dio forma espressamente per renderla il più possibile simile a noi: per modo che non solo dia ad essa all'esterno il colore e la figura di tutte le nostre membra, ma vi metta anche all'interno tutti i pezzi che si richiedono per fare sì che cammini, mangi, respiri e imiti infine tutte quelle nostre funzioni che si può immaginare procedano dalla materia e non dipendano che dalla disposizione degli organi.<ref>Da ''Opere scientifiche'', ''L'Uomo''.</ref>