Fra Cristoforo: differenze tra le versioni

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[[File:I promessi sposi - fra Cristoforo.jpg|thumb|Fra Cristoforo in un'illustrazione di Francesco Gonin tratta dall'edizione del 1840 de [[I promessi sposi]].]]
 
===[[Salvatore Silvano Nigro]]===
*Fra Cristoforo, evocatore di santini, è un attore nel teatro della fede. Predilige le pose sceniche. Incantatorie. E profetiche, soprattutto; alla Nathan: il profeta che Dio mandò a [[Davide|David]] per annunciargli la punizione. ([[Salvatore Silvano Nigro]])
 
*Fra Cristoforo si pone in mezzo, tra vessatori e vittime: i primi esorta, riprende e cerca di correggere con drastiche restrizioni morali; agli altri insegna a non «affrontare», a non «provocare» e a farsi «guidare» da lui. Il carattere del frate è di qualità ignea. Il cappuccino ha «indole focosa». Il suo volto è «infocato». Le parole dell'abuso gli fanno «venir le fiamme sul viso». E lo mandano in combustione: «Tutti que' bei proponimenti di prudenza e di pazienza andarono in fumo». ([[Salvatore Silvano Nigro]])
*Fra Cristoforo crede di aiutare i giovani promessi, costretti alla fuga dal borgo, con due lettere di presentazione. Li spedisce in due conventi, a Monza e a Milano. E finisce per consegnarli, sprovveduti, a due sconvolgenti romanzi: [[Lucia Mondella|Lucia]] inciampa nelle trame di sangue della Monaca e dell'[[Innominato|innominato]]; e nell'allegra follia di una «coppia d'alto affare» ([[Don Ferrante (personaggio)|don Ferrante]] e donna Prassede); [[Renzo Tramaglino|Renzo]] si dissipa, tra strade e osterie, nel «''grosse Welt'' della storia»: da Milano a Bergamo, andata-ritorno-andata, via carestia e peste [...].
*Fra Cristoforo, evocatore di santini, è un attore nel teatro della fede. Predilige le pose sceniche. Incantatorie. E profetiche, soprattutto; alla Nathan: il profeta che Dio mandò a [[Davide|David]] per annunciargli la punizione. ([[Salvatore Silvano Nigro]])
*Fra Cristoforo si pone in mezzo, tra vessatori e vittime: i primi esorta, riprende e cerca di correggere con drastiche restrizioni morali; agli altri insegna a non «affrontare», a non «provocare» e a farsi «guidare» da lui. Il carattere del frate è di qualità ignea. Il cappuccino ha «indole focosa». Il suo volto è «infocato». Le parole dell'abuso gli fanno «venir le fiamme sul viso». E lo mandano in combustione: «Tutti que' bei proponimenti di prudenza e di pazienza andarono in fumo». ([[Salvatore Silvano Nigro]])
 
==Voci correlate==