Papa Leone X: differenze tra le versioni

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*Le qualità caratteristiche di Leone X furono la gentilezza ed il buon umore, l'indulgenza tanto per se stesso che per gli altri, l'amore per la pace e l'odio per la guerra.... Ma nel suo carattere personale resta sempre la gran macchia di aver egli passato la vita in un'indulgenza intellettuale verso se stesso, dedicando buona parte del suo tempo alle cacce e ad altri divertimenti, mentre tutto il nord teutonico stava rompendo i lacci della riverenza e dell'autorità che legava l'Europa a Roma. ([[Franz Xaver Kraus]])
*Leone sarà un vero mecenate, proteggerà gli artisti, amerà le feste, in particolare le partite di caccia cui si mostrerà subito favorevole. [...].<br>La sua passione per il fasto e le feste non gli impedirà comunque di promuovere assistenza alle istituzioni caritative. In particolare sostiene varie organizzazioni ospedaliere resesi necessarie per l'assistenza al cosiddetto «[[Sifilide|mal francese]]», dilagante allora nelle varie regioni dell'Occidente e anche in Italia e in Roma. <br>Bisogna considerare che la terribile diffusione di quella malattia, allora incurabile, apre grossi problemi di natura sociale oltre che etica. I malcapitati infatti vengono respinti dalle famiglie e dalle normali organizzazioni sanitarie. Coperti di piaghe e nell'impossibilità di guadagnarsi la vita, essi sono veri e propri morti civili, cui il papa guarderà con umanità e, in qualche modo, con rispetto.([[Ludovico Gatto]])
*Non mi sarebbe piaciuto essere ospite alla tavola di [[Martin Lutero|Lutero]], mi sarei probabilmente sentito come nella dimora di un orco, mentre son persuaso che me la sarei cavata molto meglio con Leone X, cioè con Giovanni de’ Medici, il cortese umanista che Lutero soleva chiamare "la scrofa del demonio, il Papa". ([[Thomas Mann]])
*Per ricevere scorno in questa età, mi perdoni la Santità Sua, s'io fusse in ponte di Sant'Angelo mi voltaria indietro; che certo sono stato più giovene e di tali pasti non fui mai usato: meno mi porranno piacere adesso. ([[Jacopo Sannazaro]])
*Seguendo questi essempii Leone, così consegliato dal cardinal Santi Quattro, mandò un'[[indulgenza]] e remissione de peccati per tutte le regioni di cristiani, concedendola a chi contribuisse danari et estendendola anco a morti: per i quali, quando fatta l'esborsazione, voleva che fossero liberati dalle pene del purgatorio; aggiongendo anco facoltà di mangiar ova e latticini ne' giorni di digiuno, di eleggersi confessore et altre tali abilità. ([[Paolo Sarpi]])