Thomas Mann: differenze tra le versioni

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La Germania e i tedeschi
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===Citazioni===
*Quando si è nati Tedeschi si ha a che fare con il destino tedesco e con la colpa tedesca. Distanziarsi criticamente da essa non dovrebbe tuttavia venire interpretato come tradimento.
*Il nostro massimo poema, il ''[[Johann_Wolfgang_von_Goethe#Faust|Faust]]'' di [[Johann_Wolfgang_von_Goethe|Goethe]], ha per protagonista l’uomo al confine tra [[Medioevo]] e [[Umanesimo]], l'uomo che si arrende al demonio e alla magia per temeraria sete di conoscenza. Dove l'orgoglio dell'intelletto si accoppia all'arcaismo dell’anima e alla costrizione, là interviene il demonio. E il diavolo, il diavolo di Lutero e di Faust, mi sembra essere figura tedeschissima.
*[[Martin Lutero]], gigantesca incarnazione dell’indole tedesca, era straordinariamente musicale. Io non lo amo, lo confesso apertamente. Ciò che è estremamente tedesco, separatista e antiromano, antieuropeo, mi sconcerta e mi spaventa anche quando si presenta come libertà evangelica e come emancipazione spirituale, mentre ciò che è specificamente luterano, la villania collerica, le invettive, l’eruttare infuriato, la spaventosa vigoria mischiata a delicata profondità d’animo e a massiccia credenza superstiziosa nei demoni, negli incubi e nei mostri, suscita la mia istintiva ripugnanza. Non mi sarebbe piaciuto essere ospite alla tavola di Lutero, mi sarei probabilmente sentito come nella dimora di un orco, mentre son persuaso che me la sarei cavata molto meglio con [[Papa Leone X|Leone X]], cioè con Giovanni de’ Medici, il cortese umanista che Lutero soleva chiamare "la scrofa del demonio, il Papa".
*Perché l’impulso di libertà tedesco deve sfociare sempre in una non-libertà interiore? Perché dovette diventare alla fine persino attentato alla libertà altrui, alla libertà medesima? La ragione sta in ciò: che la Germania non ha mai conosciuto una rivoluzione e non ha mai imparato a conciliare il concetto della nazione con quello della libertà.
*(Il tedesco) Non è per nulla perfido di indole, è anzi incline alle cose intellettuali e ideali, ma considera la politica null’altro che menzogna e delitto, inganno e violenza, qualcosa insomma di pienamente e assolutamente lurido, e, quando vi si dedica per ambizione internazionale, la esercita in base a tale filosofia.