V (personaggio): differenze tra le versioni

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*Il crollo dell'autorità fa tremare la chiesa, la scuola, la camera da letto e il consiglio d'amministrazione. Tutto è disordine. Libertà ed uguaglianza non sono lussi superflui. Senza di esse, non ci vuole molto prima che l'ordine sprofondi in abissi inimmaginabili.
*È una storia intricata e infelice di cuori spezzati e di lealtà tradite. Non fui io a tradire il mio amore. Era la giustizia. L'adoravo per la sua verità e la sua bellezza... finché, a mia insaputa, si mise con un uomo che la violò e la offese, un uomo feroce e brutale il cui alito inceneriva i bambini. Lui la cambiò, le diede il gusto del cuoio, delle catene e delle fruste. La giustizia che amavo per i suoi occhi gentili e per i suoi piccoli passi aggraziati non c'era più... trasformata. Guardava dalle feritoie e schiacciava i giusti sotto il tacco. Immagina quando seppi della sua relazione... la mia rabbia e la mia vergogna nel saper beffato tutto ciò che amavo. La mia giustizia e il suo bestiale amante avvinghiati tra le lenzuola insanguinate. Eppure, in guerra e in amore tutto è lecito, e trattandosi di entrambe le cose è giusto che renda pan per focaccia. Anche se devo portare la corona del cornuto, non la porterò da solo. Vedi, per quanto farfallone, il mio rivale aveva una moglie che adorava. Il gaglioffo che rubò il mio solo amore si pentirà della sua licenziosità quando saprà da quanti anni... io gli ho rubato il suo.
*I pezzi sono perfettamente allineati di fronte a me. Ora si può finalmente cogliere lo schema, il significato recondito... ma "quasi finito"? Sì. Sì, immagino di sì. Anche se la complessità della realizzazione l'ha resa a lungo indecifrabile, ora la segreta immagine balza all'occhio. Non è benna? Non è semplice, elegante, austera? Strano che dopo la lunga fatica della preparazione non occorrano né lo sforzo, né la concentrazione per mettere furiosamente e rovinosamente in moto questo effimero, complicato giocattolo. Niente altro che un tocco lievissimo... e tutto va al suo posto. I pezzi non comprendono quali dispetti la loro disposizione invita: queste stolide file timorate così gravide di catastrofe, ignare al cospetto dell'ondata così presto scatenata da un fato crudele. Essere tanto compiti, e capire così poco... e la comprensione, quando arriva, arriva invariabilmente troppo tardi. E certo non capiranno che qualcosa non va finché non saranno in balia del terribile sommovimento, e forse sulle prime lo prenderanno per un'audace azione risolutrice, per un'estrema resistenza per scongiurare il disastro, per una carica alla riscossa... e invece non andranno alla carica. Cadranno. Ecco... Li vedi? In piedi con i numeri sulle facce vacue e indifferenti, una Norimberga in miniatura, le schiere dei manichini... poveri piccoli. Povero [[domino]]. Tanto tempo per costruire il tuo grazioso impero e adesso con uno schiocco delle dita della storia... crolla tutto. <ref>Una traduzione diversa è: "Ecco i pezzi qui schierati, in una perfetta linea. Completo. Si può afferrare infine il disegno. L'importanza loro. Pur se il riconoscimento è stato ritardato nella sua tortuosa e labirintica costruzione ora alla vista lo schema emerge. Non è sublime? Non è semplice, ed elegante, e rigoroso? Che strano che, dopo la fatica dei preparativi, occorra solo poco sforzo e meno ancor pensiero a innescare questo breve svago nella sua precipitosa corsa. Un solo tocco e null'altro... ...E cadrà tutto al suo posto. Ma i pezzi percepiscono quanto noi il danno a cui tenta la loro disposizione: quelle code flemmatiche, rispettose della legge, cariche di catastrofe, ignare di fronte all'onda scatenata dal crudele fato. Son colpiti più degli altri, ma comprendono di meno... ...E la comprensione, quando giunge, immancabilmente arriva tardi. Non sapranno che non va qualcosa fino a quando non saran coinvolti in quell'orribil slancio, forse anche lo scambieranno per un'azione ardita e decisiva, un'ultima ripresa a distogliere il disastro, ed alla carica così andranno... {{NDR|V sistema ancora una tessera del domino}}...Ma non sarà una carica. Solo una caduta. Ecco... Vedi? Dritti in piedi coi numeri su quei volti spenti, scialbi, indifferenti, Norimberga in miniatura, fila d'uomini di legno tinto... Poveri miei piccoli. Povere tessere del domino. Quanto c'è voluto a costruire il vostro elegante impero e ora, allo schioccar di dita della storia... Ora cade." {{NDR|V tocca la prima tessera.}}</ref>
*Come l'aria, la conoscenza è indispensabile alla vita. Come l'aria, a nessuno deve essere negata.
*Le telecamere dei monitor funzionano ancora, ma l'apparato ricetrasmittente dei nostri avversari invece no. Il mio apparato, al contrario, funziona perfettamente. Certo, essendo interrotte le trasmissioni statali, si vedono solo telenovelas di sommosse e brutti film catastrofici. A volte sento la mancanza di "Storm Saxon". I dialoghi erano migliori.