Diego Vitrioli: differenze tra le versioni

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[[File:Ritratto Diego Vitrioli.jpg|thumb|Diego Vitrioli]]
'''Diego Vitrioli''' (1819 – 1898), poeta, latinista e grecista italiano.
 
==''L'Asino Pontaniano''==
*{{NDR|L'Asino di Pontano<ref>Interlocutori del Dialogo Primo, ''Sopra l'educazione dei fanciulli'' sono: L'ASINO del Pontano, GRAVINA, POLIZIANO, FRACASTORO, CASSITTO GIOV. ANTONIO.</ref> informa Fracastoro sulla passione che contagia gli italiani per i romanzi d'amore di infima qualità letteraria }} FR. Or comprendo, perché le Ombre degl'italiani, che da le funeree fiamme del rogo passano a traghettar l'Acheronte, qua vengano sovente con un gonfio di carte sotto le ascelle. Càppita! son queste le storiettine d'amore, le Milesie novelluzze messe in istampa co' tipi Elzeviriani, con pulita tonditura di coverte. Del resto, temendo Plutone, non fusse da quella pioggia di libercoli, che veniva giù a secchie, allagato d'ogni banda lo stesso Averno, sendovi gran caro di stabbio, gli fè tutti mazzerare in sucida fanghiglia. (da<ref>Da ''Dialogo I, Sopra l'educazione dei fanciulli'', p. 14).</ref>
*{{NDR|L'Asino ha spiegato a Poliziano che lo studio della lingua latina cade sempre più in declino perché considerato un anacronistico ostacolo al progresso.}} FR. GR. Davvero? la è ben ricotta ed invietita questa canzone.<br/>CAS. Il ben pubblico... e chi il ritarda? la romana favella? Anzi, se l'Italia a ragion si gloria di bei trovati, codesto vanto non oltrepassa l'epoca del Volta e del Galvani; quando, cioè, non ancor cominciavano a dar piega queste arti sopraffine. Da indi in qua niuna memorabile invenzione fessi da noi nelle naturali discipline. Se nei fisici sperimenti v'ha di che superbire, devesi all'Anglia, a la Gallia, a la Germania; dove la filologia è in onoranza; dove tuttodì si dan fuora tante classiche edizioni; ove dotti peregrinanti imprendono faticosissimi viaggi oltre lo stremo di Libia; onde trarre dall'imo le greche e latine anticaglie: dove infine non v'ha frammento o parolinetta di scrittor vetusto, che ricerca non siesi, e con varî commenti chiarita. (da<ref>Da ''Dialogo I, Sopra l'educazione dei fanciulli'', pp. 14, 16).</ref>
*{{NDR|Poliziano viene dall'Asino messo a conoscenza dei nuovi, ludici, rapidissimi metodi di apprendimento in uso }} POL.Come domine? sbuffo di sdegno. O ragazzuoli corrieri, velocipidi! <br/> AS. Non miri tu, come in questo novel metodo velocecamminante scrivano i giovani in pochi dì ponderosi volumi sulle ruine di Palmira, sui vasi Etruschi, sopra i clisteri adoperati da Asclepiade, sopra la grande e piccola Grecia, sopra i Bruzii, i Lucani, i Cotti ed i Sicambri, gl'imperii de' Parti e dei Seleucidi, la parrucca di Creusa, i braghettoni di Sardanapalo, la spada di Pirgopolinice tagliaricotte. [...] (da<ref>Da ''Dialogo I, Sopra l'educazione dei fanciulli'', p. 20).</ref>
*{{NDR|Il giovane discepolo, con i nuovissimi metodi}} AS. [...] corso a più non posso lo scientifico aringo; pien di filosofia lo stefano e la trippa, indottrinato nelle arti di pace e di guerra, farà la prima entrata nella biblioteca, che il buon papà gli mise in concio. È dessa di gran levata; perché si correda di palinsesti e codici membranacei e cartacei più che quella di Montecassino. Eccone il catalogo: ''I fatti di Bertoldo e Bertoldino, Modo d'usare l'olio di fegato di merluzzo, La cucina casereccia di mastro Presciutto, Capitoli della compagnia della lesina, Michele Zezza le zeppole; Metodo d'imparare la lingua francese in 32 ore, Le Bon Ton journal de modes chez Hèloise Leloir.'' <br/> Ma non siamo ancora all'insalata: or viene il forte! [...] (da<ref>Da ''Dialogo I, Sopra l'educazione dei fanciulli'', p. 24).</ref>
*MAN.<ref>Interlocutori del Dialogo Secondo ''Delle lettere latine'' sono: L'ASINO del Pontano, PONTANO, ALDO MANUZIO, FLAMINIO, NAVAGERO, ALESSANDRA SCALA.</ref> [...] Ma lo stuolo dei sacerdoti, ministri de' sacrifizii, estima e cole la lingua interprete della religione: n'è vero? <br/> AS. Così a fuggi, fuggi: e dove rinverremo noi un Colangelo vescovo Stabiense e Preside della pubblica istruzione appo i napoletani sì benemerito dei nostri Pontaniani per libri stupendi dati alle stampe intorno alla loro accademia. [...] In Otranto (già volge un anno) andai a visitare in casa un chiericuzzo, e vidi in un angolo della cantina giacersi bene inchiavardati i volumi grandeggianti dei PP. Maurini, astretti a far quivi eternal dormita; mentr'e' per fame godea di torsi una satolla dei giornali l<nowiki>'</nowiki>''Omnibus letterario'', e l<nowiki>'</nowiki>''Omnibus pittoresco''. N'eran pieni il portoncino, la scala, la stanza da letto, la stanza da pranzo, la cucinuzza; e financo quattro numeri del fogliaccio stavansi presso uno sciugatojo sul cariello o coperchio del pitale! (da<ref>Da ''Dialogo Secondo, Delle lettere latine'', pp. 36-38).</ref>
*{{NDR|Alessandra Scala incita l'Asino a conseguire la celebrità, approfittando dei nuovi e favorevoli tempi.}} AL. [...] Non però di meno t'ammonisco di camminare a pian passo, lemme lemme, come gli anitroccoli, e conforme a l'andamento delle vergini Canefore; le quali nella sacra pompa di Cerere Eleusina portavano i cofanetti: e ciò perché tu sembri più dotto. Per tal guisa tu pure, spasseggiando per lo lungo del foro, sarai mostrato a dito come ''chiarissimo''. Innumerabili sono oggidì, più che di maggio foglie, gl'italiani '' chiari'' e ''chiarissimi''; sì che in tanta chiaritudine l'Italia non ha più disagio di lume; né più un nuviletto abbuja l'emisperio nostro. <br/> AsAS. Ah, ah vo' torcere il niffolo! Vedrai piuttosto svolazzar nottole di meriggio; sendo questi uomiciattoli ignoti financo a coloro, che vedonsi all'uscio, e più oscuri del comignolo fuligginoso della cucina. A tal condotta è oggidì l'Italia, che pur i majali, i becchi, il ghiro, i lumaconi, il gattomammone vengon chiamati chiarissimi. O tempi! (<ref>Da ''Dialogo Secondo, Delle lettere latine'', p. 54).</ref>
*PONT. Orecchioni da Mida! pur dai monumenti alla immortalità consecrati deste lo sbalzo con incomportabile ribalderia a la favella dei Quiriti? Sì forte vi scotta, bigherai? <br/>AS. Per appuntissimo: un italico plebiscito l'ha strabalzata in Arabia ed in Turchia. Olà, italiani; or è d'uopo sbevazzare e trincar del migliore: or è d'uopo far la fiorita nelle vie; e con salti e scambietti dimostrare la pubblica allegria. Poiché il latino già fece il tombolo, non più Italia vivrà in servaggio; ma incappellata del Frigio berretto, splenderà di maggior lume, come luna in quintadecima. (da<ref>Da ''Dialogo Secondo, Delle lettere latine'', p. 60).</ref>
 
==''Xiphias''==