Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
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*Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di [[Rudyard Kipling|Kipling]] intitolata: ''Una strana cavalcata'' nel volume francese ''L'uomo che volle essere re''. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. [[Ustica]] è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. (p.a 6Tatiana, 9 dicembre 1926)
*I traduttori sono pagati male e traducono peggio. (a Tatiana, 26 agosto 1929)
*Il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933)
*Sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (a Carlo, 19 dicembre 1929)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.<ref>Citato in Valentina Furlanetto, ''L'industria della carità'', Chiarelettere, Milano, 2013 (II ed.), p. 10. ISBN 978-88-6190-251-0</ref>
*La mia [[praticità]] consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (a Tatiana, 19 maggio 1930)
*Il [[padre Brown]] è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. [[Sherlock Holmes]] è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte [[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] è un grande artista, mentre [[Arthur Conan Doyle|Conan Doyle]] era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti.<ref>Antonio Gramsci, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/lettere_dal_carcere/pdf/gramsci_lettere_dal_carcere.pdf Lettere dal carcere]'', a
cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, Einaudi, Torino, 1965.</ref> (a Tania, 6 ottobre 1930)
*Una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una [[Maria|Madonna]] e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla Madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
*Posso ammirare esteticamente ''[[Guerra e pace|Guerra e Pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoi]] e non condividere la sostanza ideologica del libro; se i due fatti coincidessero Tolstoi sarebbe il mio vademecum, «le livre de chevet». Così si può dire per [[Shakespeare]], per [[Goethe]] e anche per [[Dante Alighieri|Dante]]. Non sarebbe esatto dire lo stesso per il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], nonostante il suo pessimismo. Nel Leopardi si trova, in forma estremamente drammatica, la crisi di transizione verso l'uomo moderno; l'abbandono critico delle vecchie concezioni trascendentali senza che ancora si sia trovato un ubi consistam morale e intellettuale nuovo, che dia la stessa certezza di ciò che si è abbandonato. (lettera a Iulca, 5 settembre 1932<!--edizione l'Unità, 1988, vol. 2, pp. 139-140-->)
*La [[bontà]] disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.<ref>Citato in Valentina Furlanetto, ''L'industria della carità'', Chiarelettere, Milano, 2013 (II ed.), p. 10. ISBN 978-88-6190-251-0</ref> (a Tania, 29 maggio 1933)
*Sono [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] con l'intelligenza, ma [[ottimismo e pessimismo|ottimista]] per la volontà. (19 dicembre 1929)
*Il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (lettera a Tania, 2 luglio 1933)
*Una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una [[Maria|Madonna]] e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla Madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità.
 
==''Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno''==