Antonio Rosmini: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Antonio Rosmini==
*Adorare, tacere, godere. (citato<ref>Citato in Francesco Paoli, ''Della vita di Antonio Rosmini-Serbati: memorie'', Paravia, 1880)<ref>. Rosmini sul letto di morte recitò tali parole all'amico [[Alessandro Manzoni]] quali fondamento del suo testamento spirituale.</ref>
*E chi siamo noi sacerdoti, se non discepoli di Cristo? Qual è la nostra forza, se non la parola di Dio? Ecco la spada a due tagli, che, come dice [[san Paolo]], penetra le midolle, e divide l'anima dallo spirito: e quest'arma è onnipossente come Dio stesso, ma è l'unica del secerdote. (dalla<ref>Dalla lettera all'abate [[Félicité Robert de Lamennais]], S. Michele della Chiusa, 22 marzo 1837, in ''Opere edite e inedite'', vol. 30, Boniardi-Pogliani, 1840).</ref>
*Coll'economizzare il [[tempo]] si allunga la vita. (da ''Logica'')
*La[..] la persona dell'uomo è il diritto umano sussistente»: quindi anco l'essenza del diritto. (da<ref>Da ''Filosofia del diritto'', vol. I), Tipografia e Libreria Boniardi-Pogliani, Milano, 1841, [https://books.google.it/books?id=aycbAAAAYAAJ&dq=&pg=PA224#v=onepage&q&f=false p. 224].</ref>
*E chi siamo noi sacerdoti, se non discepoli di Cristo? Qual è la nostra forza, se non la parola di Dio? Ecco la spada a due tagli, che, come dice [[san Paolo]], penetra le midolle, e divide l'anima dallo spirito: e quest'arma è onnipossente come Dio stesso, ma è l'unica del secerdote. (dalla lettera all'abate [[Félicité Robert de Lamennais]], S. Michele della Chiusa, 22 marzo 1837, in ''Opere edite e inedite'', vol. 30, Boniardi-Pogliani, 1840)
*Nessun divien dotto, dicevamo, se non spende nell'imparare molto di [[tempo]] e di fatica: coll'economizzare il tempo si allunga la vita.<ref>Da ''Logica. {{small|Libri tre}}'', ''Opere edite e inedite dell'abate Antonio Rosmini-Serbati: Ideologia e logica vol. IV'', Tipografia di Paolo Bertolotti, 1867<sup>2</sup>, [https://books.google.it/books?id=Gs4quKn5IukC&dq=&pg=PA369#v=onepage&q&f=false p. 369].</ref>
*La persona dell'uomo è il diritto umano sussistente: quindi anco l'essenza del diritto. (da ''Filosofia del diritto'', vol. I)
*{{NDR|Su [[Félicité de Lamennais|Lamennais]]}} [...] quell'uomo mi fa paura; l'orgoglio lo domina, io temo la sua caduta.<ref>Citato in ''Rassegna nazionale'', Seconda serie, 1920, [https://books.google.it/books?hl=it&id=2WcmAQAAIAAJ&dq=rosmini+Quell%27uomo+mi+fa+paura%3B+l%27orgoglio+lo+domina%3B+io+temo+la+sua+caduta.&focus=searchwithinvolume&q=Quell%27uomo p. 125].</ref><ref>«Quell'uomo mi fa paura!» «L'orgoglio lo domina: io temo la sua caduta». Da una lettera al cardinal Morozzo. Citato in Vamireh Chacon, ''O humanismo brasileiro'', Secretaria de Estado da Cultura, San Paolo (Brasile), 1980, [https://books.google.it/books?id=_vIrAAAAYAAJ&q=rosmini+quell%27uomo+mi+fa+paura+;.+l%27+orgoglio+lo+domina,+io+temo+la+sua+caduta&dq=rosmini+quell%27uomo+mi+fa+paura+;.+l%27+orgoglio+lo+domina,+io+temo+la+sua+caduta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjwrLzd-cTpAhWNE5oKHfUkDsoQ6AEILjAB p. 165].</ref>