Charles Bukowski: differenze tra le versioni

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Etichetta: Rollback
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*Il Grande Dio aveva troppe pistole per me. Era troppo giusto e troppo potente. Non volevo essere perdonato o accettato o ritrovato, volevo qualcosa di meno di quello, qualcosa che non fosse troppo – una donna di bellezza media nello spirito e nel corpo, un'automobile, un posto dove abitare, un po' di cibo e non troppi mal di denti o gomme bucate, senza lunghe malattie che portano alla morte; anche un televisore con brutti programmi andrebbe bene, e sarebbe bello un cane, e pochissimi amici, un buon impianto idraulico e abbastanza roba da bere per riempire gli spazi fino alla morte, della quale (per essere un codardo) non avevo molta paura. (p. 65)
*La morte non era un problema per quelli morti. La morte era un altro film, andava bene così. La morte causava problemi solo a chi veniva lasciato qui e aveva qualche tipo di rapporto con il deceduto, e i problemi aumentavano in proporzione alla ricchezza che il morto si lasciava alle spalle. Con un barbone dei bassifondi l'unico problema era lo smaltimento dei rifiuti. (p. 65-66)
*La gente si caldascalda perché non capisce la matematica delle cose e sta troppo a lungo con lo stesso lavoro monotono e più tardi alle sera quando torna a casa rifiuta di scopare con chi ama o picchia i figli o soffre di indigestione o di insonnia, di flatulenza, di ulcere sanguinanti, odia l'economia e la leadership, il governo, le autostrade... tutti generi di odio comprensibili e inutili. Hanno le dita dei piedi contratte, spasmi alla schiena e trasformano l'insonnia in incubo. Perché hanno tenuto gli occhi aperti tutto il santo giorno e hanno visto troppo. (p. 66)
*Era vero che la vita era insopportabile, solo che la maggior parte della gente era stata ammaestrata a fingere di pensare che non lo fosse. Ogni tanto c'era qualche suicidio o qualcuno entrava in manicomio, ma nella maggior parte dei casi le masse continuavano ripetutamente a fingere che tutto fosse ordinariamente piacevole. (p. 66)
*Il massimo che la gente chiede sono tre pasti dignitosi e un po' di sesso e in quasi tutto il pianeta, a ogni individuo, queste cose vengono negate, questi due desideri fondamentali. (p. 76)