Lev Trockij: differenze tra le versioni

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*Se Kamenev era un propagandista volgarizzatore, [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinoviev]] era un agitatore e anzi, secondo l'espressione di Lenin, nient'altro che un agitatore. Per essere un dirigente, gli mancava troppo il senso di responsabilità: privo di disciplina interiore, il suo pensiero è del tutto incapace di svolgere un lavoro teorico e si dissolve nell'informe intuizione dell'agitatore. (pp. 328-329)
*Grazie a un fiuto eccezionalmente acuto {{NDR|Zinoviev}} afferra sempre, a volo, le formule di cui ha bisogno, cioè quelle che possono avere la maggiore influenza tra le masse. E come giornalista, come oratore, resta sempre un agitatore, con la differenza che nei suoi articoli rivela soprattutto i suoi punti deboli, mentre nei discorsi prevalgono i suoi punti di forza. Molto più audace e sfrenato nell'agitazione di qualsiasi altro bolscevico, Zinoviev è capace ancor meno di Kamenev di prendere un'iniziativa rivoluzionaria. È indeciso come tutti i demagoghi. (p. 329)
*A [[Aleksej Ivanovič Rykov|Rykov]] che ripeteva che il socialismo doveva venire dai paesi in cui l'industria era più sviluppata, Lenin dava una risposta semplice, ma esauriente: «Non si può dire chi comincerà, né chi finirà». (p. 349)
*[...] il [[materialismo storico]] non ha niente in comune con il fatalismo. (p. 359)
*Che cosa significavano dunque le assicurazioni di Kornilov che affermava di avere forze sufficienti per schiacciare i sediziosi? Niente, dimostravano solo la stoltezza del rispettabile generale. La sua leggerezza si manifesterà con tutta chiarezza nel mese di agosto, quando il cospiratore Kornilov farà marciare contro Pietrogrado truppe inesistenti. Kornilov cercava ancora di giudicare i contingenti militari secondo la composizione del comando. Il corpo degli ufficiali, nella sua maggioranza, era indubbiamente con lui, cioè era pronto a spezzare la schiena ai soviet con il pretesto di difendere il governo provvisorio. (p. 380)