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*Qualcuno ha detto che per conoscere un [[uomo]] bisogna aver consumato non so quante tonnellate di [[sale]] in sua compagnia. Non è vero. Basta un pranzo, e che lo paghi lui. (p. 16)
*''Exitus'' è la parola che usano i medici per non essere compresi dal malato quando alludono alla morte. (p. 17)
*[[Arrestarsi]] significa indietreggiare. (p. 24)
*Sono [[donna|donne]] fatali quelle che fra sé stesse e l'uomo che le cerca hanno messo qualche difficoltà o hanno creato qualche complicazione. Nulla di più. [...] Le donne fatali la danno a intendere facilmente al gran pubblico abbagliato dal loro convenzionale splendore, e a quello sciagurato che ne è [[vittima]] cieca. Ma non la danno a intendere alla loro cameriera, alla sarta, alla pettinatrice, alla [[chiromante]]. (pp. 38-39)
*Gli [[scrittore|scrittori]] che rileggono i loro vecchi libri non ne scrivono dei nuovi, e le donne cominciano a non essere più belle il giorno che si compiacciono nell'ammirare le loro antiche [[fotografia|fotografie]], e cessano di essere eleganti quando cercano nei loro cassetti, con nostalgia, i nastri e le penne del loro antico splendore. Bisogna considerare la vita come un [[giardino]], e non come le pagine secche di un erbario. (p. 184)
*È una [[donna]] e perciò vede la vita come non la vediamo noi, e certe volte ci insegna a guardarla; comprende sfumature, percepisce sottigliezze che i nostri sensi non registrano; sa trovare nel vocabolario quell'aggettivo che a contatto con un sostantivo crea imprevedibili effetti. Se è vero che la [[Maschio e femmina|donna]] è il complemento spirituale dell'[[Maschio e femmina|uomo]], essa vede l'altra faccia della [[verità]]. (p. 197)