Fernando de Rojas: differenze tra le versioni

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==''La Celestina''==
===[[Incipit]]===
«In tutto ciò, Melibea, vedo la grandezza di Dio.» «In che cosa, Callisto?» «Nell'aver fatto sì che la natura ti ornasse di una tale perfetta bellezza.»<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
 
===Citazioni===
*[...] Perseverare nel male non è costanza; al mio paese la chiamano piuttosto pertinacia od ostinazione. (Sempronio; atto I)
*[...] son [[poveri]] non quelli che hanno poco, ma quelli che molto desiderano. (Pàrmeno; atto I)
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*[...] è minor errore prosciogliere i colpevoli che condannare gli [[Innocente e colpevole|innocenti]]. (Calisto; atto XIV)
*Guardati signore dal [[Distruzione|distruggere]] quel che tutti i tesori del mondo non potrebbero restaurare. (Melibea a Calisto; atto XIV)
*Quando una porta si chiude, di solito la fortuna ne apre un'altra.
:''Quando vna puerta se cierra, otra suele abrir la fortuna''. (XV)
*[...] quando il cuore è schiacciato dal peso della passione, le orecchie son sorde al richiamo della ragione e, in tali frangenti, anche le più accorate parole in luogo d'ammansire accrescono il furore. (Melibea; atto XX)
*[...] iniqua è quella [[legge]] che non è eguale per tutti. (Pleberio; atto XXI)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==