Autocritica: differenze tra le versioni

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Kravčenko
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*Gli [[eroismo|eroi]] sono più inclini all'autocitazione che all'autocritica. ([[Peter Schneider]])
*In tutti noi l'autodifesa tende a prendere il sopravvento sull'autocritica. ([[Karl Rahner]])
*Infine l'epurazione cominciò. Seguendo il cerimoniale stabilito, i membri della Commissione sedevano dietro ad una tavola drappeggiata di rosso, su uno sfondo decorato dei ritratti dei membri de ''Politburo'' e di manifesti che ripetevano gli ''slogans'' del Partito; un busto di Stalin, circondato di fiori, occupava il posto d'onore. Il comunista che doveva essere giudicato avanzava fino alla predella all'appello del suo nome; consegnava al Presidente la sua tessera del Partito e cominciava subito la storia della sua vita. Si assisteva allora ad un vero 'denudarsi' morale dell'epurando che si rifaceva alle origini della sua carriera, delle sue diverse attività, confessando i suoi peccati, i semi-peccati, gli errori che aveva commesso nell'adempiere al Grande Compito. Se il comunista a giudizio sospettava che la Commissione fosse a conoscenza di qualcuno dei suoi errori, aveva tutto l'interesse a confessarli egli stesso, perché il fatto di nascondere un delitto qualsiasi al Partito ne raddoppiava la gravità. ([[Viktor Andrijovyč Kravčenko]])
*Io non mi piaccio mai. Sono talmente autocritico, che non mi suicido per non lasciare un biglietto che mi sembrerebbe ridicolo. ([[Massimo Troisi]])
*L'autocritica che mi piace è svelta, secca, volta subito pagina. ([[Guido Piovene]])