Anna Maria Mozzoni: differenze tra le versioni

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* Famiglia vera non può essere quella, nella quale havvi servo e padrone, tirannia e schiavitú. Non sono questi i rapporti di famiglia! [...] Il matrimonio, anche ridotto ad istituzione religiosa, consacrò nelle sue formole la violenza e lo invilimento della donna. (p.15)<ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Bortolotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975 (p.15)</ref>
 
* [rivolto all'uomo] Cupido di possesso, si aggiudicò la donna siccome proprietà; e si persuase dovere la buona moglie credersi seriamente cosa del marito; e cosí via di trotto procedendo, egli trovò d'aversi confezionato un tipo femminile di tutta sua convenienza, e su questo tipo elaborò le leggi, i costumi e l'educazione della donna; e questo è tutto il lavoro che la filosofia compí rispettivamente alla donna in sessanta secoli. Né potrebbe dirsi certamente che noi calunniamo l'uomo! (p.26,27)<ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Bortolotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975 (p.26,27)</ref>
 
==''La donna in faccia al progetto del nuovo codice civile italiano''==