Anna Maria Mozzoni: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
* Negare alla donna una completa riforma nella sua educazione, negarle piúpiù ampii confini alla istruzione, negarle un lavoro, negarle una esistenza nella città, una vita nella nazione, una importanza nella opinione non è ormai piúpiù cosa possibile; e gli interessi ostili al suo risorgimento potranno bensíbensì ritardarlo con una lotta ingenerosa, ma non mai impedirlo. (p. 6) <ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Borlotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975, p. 6</ref>
 
* La religione fu sempre e dovunque potentissimo mezzo a dominare la donna, e sta bene; ma io vorrei che questo sentimento, ch'è in lei tanto sentito e dominante, non in mano altrui fosse, ma in sua mano; non diretto a farla schiava perpetua dell'altrui avviso, epperò dell'interesse altrui talora cieco strumento, ma sollievo le fosse e guida attraverso i delirii dell'umana mente e gli errori d'una peranco non adulta filosofia. (p. 7) <ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Bortolotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975, p. 7</ref>
 
* Tutti i poeti, dai grandi ai piccoli, dagli immortali ai pria morti che nati, la cantarono in ogni tono, e in ogni metro, vedendola ora colle traveggole del delirio amoroso, ora coi lividi occhiali dell'orgoglio e dell'odio per affetti incorrisposti od incompresi. [...] Altri considerando invece che la donna non è atta alla generazione che in una fase relativamente avanzata della sua vita, e vedendola sopravvivere tanto tempo al disimpegno delle materne cure ne derivarono, non fosse con quelle la sua missione esaurita, e pensarono potesse nelle cose del mondo portare la sua influenza, ed intervenire siccome essere intelligente e volitivo, potente di mezzi proprii. Di qui la gelosa insistenza di tutte le leggi sovente ad impedire, e sempre a sfavorire implicitamente , ma non meno potentemente, il sapere ed i mezzi del sapere alla donna. (p. 8) <ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Bortolotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975, p. 8</ref>
 
* Esclusa dal sapere, la donna, rimaneva esclusa eziandio dal potere; ed eccola ridotta a passività assoluta, cosa e non essere, di maggiore o minor valore relativo, di nessun valore intrinseco, orba d’ogni coscienza di sé, ch’èch'è la prima ragione d’ognid'ogni forza. (p. 9) <ref>Anna Maria Mozzoni, ''La liberazione della donna'', a cura di Franca Pieroni Bortolotti, Gabriele Mazzotta Editore, Milano, 1975, p. 9</ref>
 
==La donna in faccia al progetto del nuovo codice civile italiano==