Cesare Brandi: differenze tra le versioni
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*Ma via Garibaldi è bella come una cosa perduta, è misteriosa e assente come una strada di Pompei...la sua sostanza è di essere vuota, impraticabile come una pittura, sospesa nella sua bellezza come da un incantesimo. E se è da poco, possedere una via simile, e percorrerla in silenzio, come ascoltando, e invece vedere, guardare all'infinito. (da ''Terre d'Italia'', Bompiani, Milano, 2006, pp. 81-82)
*{{NDR|[[Giardino di Ninfa|Ninfa]]}} Non esiste, non può esistere una città morta che sia più ardente, vitale di questa: non può esistere un luogo dove il tempo si sia fermato come nel Paradiso terrestre, sicché ti senti sempre in colpa a camminare su quell'erba fiorita, sciuperai qualcosa, rintuzzerai il bulbo prezioso: un angelo infine verrà, con la spada, a ricacciarti nella terra di tutti.<ref>Da ''Viaggi e scritti letterari'', Bompiani, Milano, 2009. Citato in [[Vittorio Sgarbi]], ''[https://www.ilgiornale.it/news/russia-foce-nilo-viaggi-artista-turista.html Dalla Russia alla foce del Nilo: viaggi di un artista-turista]'', ''ilgiornale.it'', 30 marzo 2009.</ref>
*Ora, [[Procida]], è tutta in quell'arrivo che si fa a Marina Grande, venendo da Napoli o da Pozzuoli; e che mi lasciò senza fiato.
*Proprio sotto la Terra Murata, il porticciolo minuscolo con le barche da pesca, come gli insetti neri che si vedono nelle acque morte, o come foglie secche, o come gusci vuoti: e la loro cava occhiaia quasi riproduce nell'acqua le cave occhiaie delle porte e delle finestre: quelle case povere e bellissime che si soprammettono sulla riva, più scavate nella roccia che costruite. Un paese formicolante, una termitiera, eppure cosi umano, cosi umile e splendente, nella notte, coi suoi colori leggeri e stinti. Come sciacquati nel lume della luna. (da ''Terre d'Italia'', p. 470)
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