John Wilmot, II conte di Rochester: differenze tra le versioni

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*''Vorrei essere un [[cane]], una [[scimmia]], o un [[orso]], | o tutto tranne quell'[[animale]] [[Vanità|vanitoso]], | che è così [[orgoglio]]so d'essere [[Razionalità|razionale]].'' (vv. 5-7)
*''I [[sensi]] sono rozzi e ne architetta | un sesto per dare contro agli altri cinque; | e davanti al certo istinto preferisce | la ragione, che erra cinquanta volte contro una.'' (vv. 8-11)
*''La ragione, quel fuoco fatuo della mente''. (12)<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*''Siate voi stesso [[giudice]], voglio chiedervi questo, | qual è la creatura più bassa, l'uomo o la bestia? | Gli [[Uccello|uccelli]] si nutrono di uccelli, le bestie si cacciano tra loro, | ma solo il barbaro uomo uccide l'uomo. | Spinti da necessità, quelli uccidono per il [[cibo]], | l'uomo manda in rovina l'uomo senza ricavarne vantaggio.'' (vv. 127-132)
*''Perché tutti gli uomini sarebbero dei [[Viltà|vigliacchi]] se [[osare|osassero]].'' (v. 158)