Salvatore Veca: differenze tra le versioni

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*I nostri rapporti con la [[verità]] hanno qualche cosa a che vedere con i nostri rapporti fra noi ed il mondo.<ref>Da ''Dell'incertezza: tre meditazioni filosofiche'', Feltrinelli, 1997, p. 70.</ref>
*Leggendo e rileggendo queste pagine di [[Robert Nozick]] possiamo sentire che la ''sua'' filosofia ci accompagna, con intelligenza luminosa, sensibilità e amicizia, nella ''nostra'' vita esaminata.<ref>Dalla quarta di copertina di Robert Nozick, ''La vita pensata'', Rizzoli.</ref>
*{{NDR|Con la [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020|pandemia di covid-19]]}} Siamo passati da una città {{NDR|[[Milano]]}} che si nutriva della sua stessa luce, conquistata con [[Expo 2015|Expo]], a questo deserto che invade, come ci direbbe [[Stefano Boeri]], le sue piazze. Siamo nella''Terra desolata'' di [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]].<ref>Citato in Piero Colaprico, ''Milano. L’incubo di un’epidemia bis nella metropoli che scalpita'', ''la Repubblica'', 29 aprile 2020, p. 8.</ref>
*Sono convinto che la teoria della democrazia dei contemporanei debba rispondere ai dilemmi che si formulano in un mondo mutato, quello che accade semplicemente sia il nostro. E mi chiedo quale sia l'interpretazione della libertà democratica più appropriata a questo scopo, se questo scopo è condiviso. La domanda è ora questa: quale grammatica della libertà, ai tempi del disagio interno alla democrazia e dell'inimicizia esterna verso la democrazia?<ref>Da ''La priorità del male e l'offerta filosofica'', Feltrinelli, 2005.</ref>