Lyndon B. Johnson: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Lyndon B. Johnson: La traduzione proposta da Giorgio Faletti non è fedele all'originale.
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*Io spero e prego ogni giorno che il mondo possa imparare. Quegli incendi che noi non causiamo saranno più grandi. Dobbiamo salvare la libertà ora ad ogni costo. Oppure ogni giorno della nostra libertà sarà perduto. (dalla dichiarazione di guerra al Vietnam del Nord, 1964)
*La pace è una cosa molto sfuggente. Non so che cosa abbiano in mente i vietnamiti e non posso indicare con esattezza una data e un luogo. Stiamo cercando costruttivamente, ogni giorno, di giungere ad una soluzione adeguata.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1968/03/24/page_001.pdf ''Westmoreland paga per Johnson''], ''L'Unità'', 24 marzo 1968</ref>
*Mi sento come un autostoppistaasino colto da una [[grandine|grandinata]] su un'autostrada delin Texas. Non posso scappare., Nonnon posso nascondermi., Ee non posso farla cessare.<ref>Citato nella documentario ''The Vietnam War'' (citato2017) di Ken Burns and Lynn Novick. {{en}} {{cita web|url=https://www.chicagotribune.com/opinion/editorials/ct-edit-vietnam-ken-burns-pbs-0915-20170913-story.html|titolo=War is hell, and sometimes a mistake. Ken Burns tells the 'Vietnam' story.|autore=The Editorial Board|accesso=29-04-2020}}</ref> ("I feel like a jackass caught in a Texas hailstorm. I can't run, I can't hide and I can't make it stop."; [[Giorgio Faletti]], ''Io sono Dio'', [http://books.google.it/books?id=gTMj0lBcuSoC&lpg=PA7 p. 7], 2009, propone una traduzione fantasiosa: "Mi sento come un autostoppista colto da una [[grandine|grandinata]] su un'autostrada del Texas. Non posso scappare. Non posso nascondermi. E non posso farla cessare.")
*Mi sono convinto che per rendere felice la propria [[moglie]] bastano due cose: primo, lasciarle credere che può fare a modo suo e, secondo, lasciarglielo fare. (citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', p. 60, febbraio 1971)
*{{NDR|[[Ngô Đình Diệm]]}} è il [[Winston Churchill]] di questo decennio. [...] Combatte il comunismo dovunque, nelle strade e sui sentieri, e quando ha le mani legate continua a combattere con i piedi.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1966/09/18/page_010.pdf ''Il brindisi di Johnson al dittatore Ngo Dinh Diem''], ''La Stampa'', 18 settembre 1966</ref>