Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Antonio Gramsci: L'anteprima è limitatissima. Traggo i riferimenti inseriti da http://www.marx21.it/storia-teoria-e-scienza/marxismo/1228-internazionalismo-e-questione-nazionale-nel-pensiero-di-gramsci.html e https://www.diegofusaro.com/gramsci-la-difesa-della-sovranita-nazionale-capitale-globalista/
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*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[coscienza]] collettiva; la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.<ref>Da ''Italia e Spagna'', ''L'Ordine Nuovo'', 11 marzo 1921, anno I, n. 70.</ref>
*L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.<ref>Da ''Indifferenti'', ''La città futura'', numero unico, 11 febbraio 1917.</ref>
*L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia.<ref>Da ''L'ordine nuovo'', 1919-1920<sup>2</sup>, G. Einaudi, Torino, 1949, [https://books.google.it/books?id=ra_aAAAAMAAJ&q=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&dq=%22proletariato+per+divincolarsi,+per+riacquistare+la+libert%C3%A0%22+l%27ordine+nuovo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz9dSQ0YjpAhVFXpoKHfCeD8sQ6AEIKDAA L'ordine nuovo, 1919-1920p. 2263. ed],</ref><ref>Da G.''Italiani Einaudie cinesi'', 1949''L'Avanti'', p.18 263luglio 119.</ref>
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.<ref>Da ''Socialismo e cultura'', ''Il Grido del popolo'', 29 gennaio 1916.</ref>
*La sfiducia reciproca, il sottinteso sleale corrodono nel nostro paese tutte le forme di rapporti: i rapporti tra singolo e singolo, i rapporti tra singolo e collettività. L'ipocrisia del carattere italiano è in dipendenza assoluta con la mancanza di libertà.<ref>Citato in Giovanni Cedrone, [http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/06/news/gramsci_giornalista_libro_gian_luca_corradi-162351188/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P27-S2.6-T1 ''Il giornalismo secondo Gramsci: 1500 articoli "contro", rivendicati fino al tribunale fascista''], ''Repubblica.it'', 7 aprile 2017.</ref>