Mario Rigoni Stern: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sul [[K2 (caso)|caso K2]]}} Come la gran parte degli italiani non avevo ancora la televisione e fu dalla radio, la mia prima fonte di informazioni, che seppi di Compagnoni e Lacedelli. Fui felicissimo, anche se dopo aver girato l'Europa scossa dalla guerra come soldato e come prigioniero il mio nazionalismo poteva dirsi affievolito. Era una bella impresa e tanto mi bastava. Tuttavia, ripensandoci, una punta di orgoglio nazionalista era emersa in me. Finalmente gli italiani tornavano a farsi sentire! Poi ho seguito sui giornali l'altalena delle polemiche fino al recente documento dei tre saggi voluto dal CAI, e sono sinceramente contento che Bonatti abbia ottenuto quanto da tempo andava chiedendo.<ref>Dall'edizione speciale supplemento a ''[http://www.passionemontagna.it/Edicola/LoScarpone/062004.htm Lo scarpone]'', n. 6, giugno 2004.</ref>
*Domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un'alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall'uomo vi può dare, questo spettacolo della natura.<ref name="Ritratti MRS">Citato in ''Ritratti: Mario Rigoni Stern'' 2006.</ref>
*Era il 1929 o il 1927? Anch'io ricordavo quella gara, anche se per la mia giovane età non l'avevo fatta. Una [[Valligiani|gara a squadre]], faticosa per dislivelli, riservata ai valligiani delle [[Alpi]]. Molto povere e rozze erano le attrezzature, poveri i concorrenti, poveri i premi, ma tanto l'entusiasmo per il campanile della valle che si rappresentava. Oggi una gara così, povera e faticosa, sarebbe irripetibile.<ref>Da ''Aspettando l'alba e altri racconti'', Einaudi, Torino, 2004, p. 95. ISBN 9788806176563</ref>
*La [[memoria]] è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato [[Primo Levi]].<ref name="Ritratti MRS"/>
*La [[neve]] ti mette tanta malinconia. Io ricordo quando sono nella mia stanza o a casa mia e vedo nevicare, la prima neve d'autunno, è una valanga di ricordi che ti preme il cuore.<ref name="Ritratti MRS"/>
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*Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del sole, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i [[larice|larici]] arrossati dall'autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai [[ciliegio|ciliegi]] in fiore. (nota all'edizione tascabile; p. VI)
*[...] uccide piú la curiosità maldestra che il fucile. (da ''{{sic|«con il cielo e le selve»}}'', ''Caprioli a maggio''; p. 85)
==''Aspettando l'alba e altri racconti''==
*Era il 1929 o il 1927? Anch'io ricordavo quella gara, anche se per la mia giovane età non l'avevo fatta. Una [[Valligiani|gara a squadre]], faticosa per dislivelli, riservata ai valligiani delle [[Alpi]]. Molto povere e rozze erano le attrezzature, poveri i concorrenti, poveri i premi, ma tanto l'entusiasmo per il campanile della valle che si rappresentava. Oggi una gara così, povera e faticosa, sarebbe irripetibile.<ref>Da ''Aspettando l'alba e altri racconti'', Einaudi, 2004, p. 95. ISBN 9788806176563</ref>
 
==Citazioni su Mario Rigoni Stern==