Cagliari: differenze tra le versioni

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* E improvvisamente ecco Cagliari: una città nuda che si alza ripida, ripida, dorata, accatastata nuda verso il cielo dalla pianura all'inizio della profonda baia senza forme. È strana e piuttosto sorprendente, per nulla somigliante all'Italia. La città si ammucchia verso l'alto, quasi in miniatura, e mi fa pensare a Gerusalemme: senza alberi, senza riparo, che si erge spoglia e fiera, remota come se fosse indietro nella storia, come una città nel messale miniato da un monaco. Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare là. Sembra la Spagna, o Malta: non l'Italia. ([[David Herbert Lawrence]], ''Mare e Sardegna'', 1921)
 
* È una città bellissima, aspra, pietrosa, con mutevoli colori tra le rocce, la pianura africana, le lagune, con una storia tutta scritta e apparente nelle pietre, come i segni del tempo su un viso: preistorica e storica, capitale dei sardi e capitale coloniale di aragonesi e di piemontesi, una delle più distrutte dai bombardamenti dell’ultimadell'ultima guerra e , in pochi anni, una delle più completamente ricostruite. ([[Carlo Levi]], ''Tutto il miele è finito'', 1964)
* Fredda Cagliari di pietra: in estate devi essere di un caldo rovente, Cagliari, come una fornace. ([[David Herbert Lawrence]], ''Mare e Sardegna'', 1921)