Saddam Hussein: differenze tra le versioni

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Annullata la modifica 1046513 di 87.1.77.172 (discussione) Ringrazio l'utente, ma nella fonte (https://libyanfreepress.wordpress.com/2012/01/18/ever-green-discorso-di-m-gheddafi-allonu-del-2392009/)) purtroppo è proprio così.
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Corretto: "sopravviverà"
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*Saddam è calmo. Lui che aveva tolto tanta dignità al suo popolo, nel suo cappotto nero avanza con dignità. Ha saputo come comportarsi di fronte alla morte, forse senza ricordare la morte che aveva somministrato a tanti suoi cittadini.
*Saddam è stato condannato e giustiziato per dare l'esempio, ma a che vale quell'esempio in un paese impantanato nel caos e nella guerra civile? A che cosa vale quella giustizia resa tra le macerie di un paese che non è più un paese ma un campo di battaglia occupato da eserciti stranieri?
*Saddam ha pagato per i suoi crimini, non per tutti i suoi crimini. Ma la pena di morte è una barbarie della stesse specie cui appartiene la mentalità di Saddam. Non doveva essere giudicato soltanto un individuo, che certamente è un uomo spregevole, certamente è un criminale, ma il suo sistema, che gli sopravvive e gli sopravvivràsopravviverà a lungo: il sistema di una dittatura proveniente dal partito unico, che schernisce tutti i diritti dei cittadini, che uccide e condanna a morte senza processo uomini sospettati di opporsi a quel sistema.
*Se io fossi Saddam Hussein, comincerei col radermi i baffi. Poi andrei nel mio villaggio natale a raccogliermi sulla tomba dei miei avi. Pregherei perché Dio, il mio popolo e i miei figli mi perdonassero. Chiederei perdono alle centinaia di migliaia di famiglie che hanno perso uno o due dei loro cari nelle due guerre inutili che ho provocato, quella stupida e gratuita contro l'Iran e poi quella orribile e assolutamente ingiusta che ho suscitato invadendo il Kuwait. Nutrito fin dall'infanzia di leggende eroiche in cui il sangue era più generoso dell'acqua, ho creduto che il destino avesse scelto me come eroe di questa nazione. Chiederei perdono agli orfani, alle vedove, a quanti sono sopravvissuti con un corpo mutilato, e poi mi rivolgerei ai morti, quelli che ho fatto chiamare "martiri", e direi loro che a mandarli a morire sono stati il mio orgoglio e la mia smisurata ambizione. Mi metterei in ginocchio, sì, io, Saddam, colui che ha creduto di far piegare la maggiore potenza del mondo, e implorerei il loro perdono per aver sbagliato. Poi mi rivolgerei al mio popolo, che vive in condizioni difficili a causa dell'embargo, e dividerei con esso i miei beni materiali e le mie speranze perché l'Iraq torni un paese vivo, florido, libero e fiero.
*Saddam non ha solo regnato sul suo popolo da padrone assoluto, ma lo ha trascinato in due guerre assurde e inutili, guerre particolarmente sanguinose. E quell'uomo è stato l'amico degli Americani, dei Francesi, dei Tedeschi. Non è vissuto isolato. è stato armato e sostenuto da Stati occidentali democratici. Era un buon cliente per il nucleare francese e per le armi tedesche, per esempio. Si è creduto autorizzato a fare quel che ha fatto. Ma ha mancato di intelligenza.