Magnolia (film): differenze tra le versioni

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==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Gwenovier''': Avanti Frank, cosa stai facendo?<br>'''Frank T. J. Mackey''': Cosa sto facendo?<br>'''Gwenovier''':Si.<br>'''Frank T. J. Mackey''':Ti sto giudicando in silenzio.
*'''Earl Partridge''': Phil. Phil. Ehi, vieni qui. Phil. {{NDR|Phil si alza e si siede accanto al letto}} Ora... ora provo a parlare.<br>'''Phil Parma''': Va bene.<br>'''Earl Partridge''': Provo a dire... a dire una cosa importante.<br>'''Phil Parma''': Va bene.<br>'''Earl Partridge''': Tu conosci Lily, Phil? La conosci?<br>'''Phil Parma''': No.'''Earl Partridge''': Lily.'''Phil Parma''': Non la conosco, no.<br>'''Earl Partridge''': Lei è il mio amore, la mia vita, il mio tutto, sai. A scuola... è stato a scuola. Avevo solo dodici anni, e l'ho vista. Io non andavo a quella scuola ma... ma ci siamo incontrati. La conosceva un mio amico e io gli ho detto: "Com'è quella tizia, quella Lily?". "Una poco di buono, va a letto con tutti quanti". Sì, disse proprio così ma poi, a un certo punto, io andai in un'altra scuola, capisci... ma poi, quando arrivai alla fine, al... come si chiama? Aspetta, come si dice quando arriva...?<br>'''Phil Parma''': Diploma.<br>'''Earl Partridge''': No no, la classe. Qual è l'ultima classe?<br>'''Phil Parma''': Il quinto.<br>'''Earl Partridge''': Ah sì, ecco. E così frequentai la sua scuola all'ultimo anno. Facevo il quinto anno, si quello. E un giorno la conobbi. Lei era... bella come una bambola. Già, una magnifica bambola di porcellana. I suoi fianchi... già pronti per dare figli.<br>'''Phil Parma''': Sì, certo.<br>'''Earl Partridge''': Che meraviglia! E io l'ho tradita, tante, e tante, e tante volte. Perché io volevo essere l'uomo e non volevo che lei fosse una donna... sai, una persona libera e in gamba, che valesse qualcosa. Ma il mio cervello era così... era così... così stupido! Il mio cervello del cazzo era stupido! Gesù Cristo! Cosa... cosa... cosa... cosa pensavo, che non avrei pagato per quello che io le facevo? È stata mia moglie per ventitre anni e io l'ho tradita. Per tante di quelle volte. Maledetto idiota che sono stato! Uscivo e poi... scopavo. E scopavo e poi tornavo a casa, entravo nel letto e le dicevo: "Io ti amo". Era la madre di Jack, sua madre Lily. Erano... erano miei. E li ho persi. Questo è il rimpianto che ho dentro. Questo è il rimpianto che ho dentro e che mi porterò dietro e che... bla, bla, bla, bla, bla, bla... parole, parole. Dammi una sigaretta.<br>'''Phil Parma''': Subito. {{NDR|Phil gli passa una sigaretta e fa finta di accenderla}}<br>'''Earl Partridge''': Non devi fare errori come questo. A volte capita di farne alcuni... va bene, sì. Ma non va bene se continui a farne altri. Già. Sai che potresti essere migliore. Io amavo Lily. Però l'ho tradita. È stata mia moglie per ventitre anni. Abbiamo un figlio, e lei si ammala di cancro. E io non sono li. E lui è obbligato a pensare a lei. Ha solo quattordici anni e... deve accudire sua madre. E poi guardarla mentre muore. È solo un bambino e io non sono con lui. Sua madre muore. L'amavo così tanto. E lei sapeva tutto. Ha sempre saputo le maledette stupidaggini che ho fatto. Ma il nostro amore era più forte di qualunque altra cosa. Questi maledetti rimpianti! Questi maledetti rimpianti! E io morirò. Adesso morirò, e ti dico una cosa. Il più grande rimpianto della mia vita è quello di aver lasciato andare via il mio amore. Che cosa ho fatto? Ho sessantacinque anni e provo vergogna. Anche milioni di anni fa i maledetti rimpianti e la colpa erano... Non permettere mai a nessuno di dirti che non bisogna rimpiangere niente. Non permetterglielo. Non farlo! Tu rimpiangi tutto il cazzo che vuoi. Usalo. Usalo. Usa il rimpianto per qualunque cosa e come pare a te. Lo puoi usare, capito? Oh, Dio! Questa è l'unica maniera per andare avanti senza subire contraccolpi. Una piccola storiella moralistica, la definirei. Già. Amore. Amore. Amore. Questa vita del cazzo... è così difficile. Così lunga. La vita non è corta, è lunga. È lunga, porca puttana. Porca puttana! Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto? Phil, aiutami. Che cosa ho fatto?<br>
*'''Claudia Wilson Gator''': Sei mai uscito con qualcuno e gli hai mentito? Sempre, a ogni domanda che faceva? Magari l'hai fatto solo per vanità o per apparire migliore o per sembrare più in gamba, più sicuro. E non hai detto delle vere bugie, ma non hai neanche raccontato tutto di te.<br>'''Jim Kurring''': Beh mi sembra una cosa normale. Insomma, un uomo e una donna escono insieme, sai com'è, e ognuno per la sua parte vuole fare buona impressione, o magari ha paura di dire qualcosa di sbagliato che fa scappare l'altro.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Così l'hai fatto.<br>'''Jim Kurring''': Io non esco molto spesso.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Perchè no?<br>'''Jim Kurring''': Non ho mai conosciuto nessuno che mi facesse venire voglia di uscire.<br>'''Claudia Wilson Gator''': E scommetto che lo dici a ogni ragazza.<br>'''Jim Kurring''': No. No.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Vuoi fare un patto con me?<br>'''Jim Kurring''': Okay.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Quello che ho appena detto, che la gente ha paura di dire cose, che non dice cose che sono vere, ma che...<br>'''Jim Kurring''': Si?<br>'''Claudia Wilson Gator''': Non facciamolo. Non facciamo cose che magari abbiamo fatto in passato.<br>'''Jim Kurring''': Okay, ci sto.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Okay. Ti racconterò tutto. E tu mi racconterai tutto. E forse usciremo vivi dal lago di piscio e merda in cui gli altri affogano.<br>'''Jim Kurring''': Wow! Piscio e merda!<br>'''Claudia Wilson Gator''': Che c'è?<br>'''Jim Kurring''': Usi dei termini un po' forti.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Scusami.<br>'''Jim Kurring''': No, va bene. Va bene.<br>'''Claudia Wilson Gator''': Io non volevo... Capisco che suoni un po' volgare.<br>'''Jim Kurring''': No, va bene.