Beowulf: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 55:
:*«E ora con Grendel, col feroce uccisore, io mi misurerò, da solo contro l'orco. Ora, quindi, voglio chiederti, Principe dei gloriosi Danesi, difensore degli Scylding, quest'unico dono: che tu non neghi, protettore dei guerrieri, nobile signore delle genti, poiché di lontano fino a qui io giunsi, che io soltanto, e questa fiera compagnia di uomini, questa impavida compagnia, liberiamo Heorot. Ho anche appreso che questo feroce uccisore, nella sua natura selvaggia, non si cura delle armi. Anch'io allora sdegnerò (e per questo mi ami Hygelac, il mio capo e signore!) di portare con me, in battaglia, la spada o l'ampio scudo dalle borchie gialle; perché con la mia stretta io afferrerò il nemico e con lui ingaggerò una lotta mortale, odio contro odio - e al giudizio del Signore si presenterà colui che la morte coglierà.» ('''Tolkien''', p. 55)
 
*''Sorh is mé tó secganne | on sefan mínum<br> || gumena aéngum | hwæt mé Grendel hafað<br> || hýnðo on Heorote | mid his heteþancum<br> || faérníða gefremed· | is mín fletwerod<br> || wíghéap gewanod· | híe wyrd forswéop<br> || on Grendles gryre· | god éaþe mæg<br> || þone dolsceaðan | daéda getwaéfan.'' ('''Hroðgar''')
:*Mi costa parlare<br> || di quanto ho dentro ai sensi | a chiunque, di quali<br> || umiliazioni, di quali | disastrose violenze<br> || mi abbia causato Grendel | coi suoi odiosi progetti<br> || nel Cervo. Mi scompare | la guardia della reggia,<br> || la schiera dei miei soldati, | spazzati dal destino<br> || nell’orrore di Grendel. | Dio può mettere fine<br> || facilmente alle gesta | di quel Flagello folle. ('''Koch''', p. 43)
:*M’è dolore nell’animo dire ad alcuno<br> || che oltraggi m’ha inflitto Grendel<br> || a Heorot con i suoi pensieri d’odio,<br> || che improvvisi assalti; la schiera nella sala,<br> || lo stuolo guerriero s’è scemato, li travolse il destino<br> || con l’orrore di Grendel; dio può facilmente<br> || interrompere gli atti di quel temerario. ('''Brunetti''')
:*«Mi turba rattristare altri dicendo<br> || tutta la sofferenza che Grendel ha provocato<br> || e la rovina che ha portato su di noi a Heorot,<br> || le nostre umiliazioni. La mia guardia di palazzo<br> || si piega, il [[fato]] li spazza via<br> || nelle grinfie di Grendel:<br> || ma Dio facilmente<br> || porrà fine a questi assalti tremendi!» ('''Heaney''', p. 53)
:*«Per il mio cuore è una pena rinarrare ad altri uomini quali umiliazioni, qui a Heorot, quali tremendi atti di malvagità, con l'odio nel cuore, Grendel mi abbia inflitto e abbia compiuto contro di me. Si è ridotta la compagnia nella mia sala, ridotti sono i ranghi dei miei guerrieri; il Fato li ha trascinati tra le grinfie atroci di Grendel. Dio (soltanto Lui) potrebbe facilmente trattenere quel nemico selvaggio dal compiere le sue azioni malvagie!» ('''Tolkien''', p. 57)
 
*''Wyrd oft nereð<br> || unfaégne eorl | þonne his ellen déah.'' ('''Beowulf''')
:*Risparmia spesso, il [[destino]], | chi non è condannato,<br> || se il suo [[valore]] si afferma. ('''Koch''', p. 51)
:*Il destino spesso salva<br> || guerriero non segnato quando vale il suo [[coraggio]]. ('''Brunetti''')
:*Spesso, per il coraggio, la [[sorte]] risparmia chi non ha ancora segnato. ('''Heaney''', p. 59)
:*Il Fato salva spesso un uomo non destinato ancora a morire, quando il valore non lo abbandona. ('''Tolkien''', p. 63)
Riga 90:
:*«E ora tu, Beowulf, il migliore tra gli uomini, al mio cuore sarai caro come un figlio; e d'ora innanzi abbi a cuore questo nuovo legame di parentela. Nulla ti sarà negato di ciò che desideri al mondo, di ciò che è in mio potere dare. Spesso, per azioni di meno conto, ho concesso ricompense e doni che davano onore a uomini più umili e meno arditi in battaglia. Tu, per te stesso, con le tue sole azioni, hai ottenuto che la tua gloria viva in eterno, di età in età.» ('''Tolkien''', p. 87)
 
*''forþan bið andgit | aéghwaér sélest<br> || ferhðes foreþanc· | fela sceal gebídan<br> || léofes ond láþes | sé þe longe hér<br> || on ðyssum windagum | worolde brúceð.''
:*Per questo l'[[intelletto]]<br> || è per tutti la cosa migliore: | la preveggenza dello spirito.<br> || Deve provare molto | piacere e molta pena,<br> || chi pratica a lungo | del mondo di qui,<br> || in questi giorni di affanni. ('''Koch''', p. 91)
:*sempre meglio è perciò il discernimento,<br> || preveggenza della mente; molto deve provare<br> || di grato e d’ingrato chi a lungo qui<br> || in questi giorni di conflitto fa uso del mondo. ('''Brunetti''')
:*In ogni luogo e in ogni tempo le cose migliori sono quindi l'intelletto e il [[cuore]] che, prima d'agire, considera. Molte cose deve sopportare, dolci e amare, che per lungo tempo, in questi giorni turbati, gode la vita nel mondo! ('''Tolkien''', p. 93)
 
Riga 125:
:*«Meravigliosa cosa è dire come il possente Dio, secondo i suoi profondi disegni, distribuisca alla razza degli uomini saggezza, terre e la condizione della nobiltà; di tutte le cose Egli è il Signore. A volte Egli permette che il pensiero e il cuore di un uomo di una famosa casata si muovano nel pieno piacere, a lui concede la gioia terrena di un reame, il governo di uomini nella sua città cinta da mura, gli dà il dominio delle regioni della terra, di un regno tanto vasto che egli, nella sua poca saggezza, non sa neppure concepirne i possibili confini. Nell'abbondanza egli vive, non lo molestano né vecchiezza ne malattia, né la nera angoscia gli affligge l'anima, né, in alcun luogo, l'odio assassino è generato da lotte; il mondo si muove secondo quanto egli desidera! Di un fato infausto egli nulla conosce, sinché il seme dell'arroganza cresce e si fortifica. Allora dorme la sentinella, il guardiano dell'anima; troppo profondo è quel sonno, avvolto da affanni; vicinissimo è l'uccisore che, con malvagità, scocca la freccia dall'arco. Allora egli, che non tiene alta la guardia, è colpito al cuore da una freccia amara, gli ordini perversi e strani dello spirito maledetto: non se ne può difendere. Troppo limitato gli pare ora ciò di cui a lungo ha goduto, l'avidità gli riempie il buio cuore e non più distribuisce anelli laminati d'oro per acquistarsi fama; e l'oscuro destino che incombe egli lo scorda, non se ne dà cura, perché prima Dio, il Signore della gloria, gli aveva concesso una larga parte d'onore. Nel giorno estremo, però, ecco che la sua veste di carne, essendo mortale, cede e precipita nella morte che per essa era stata fissata. Gli succede un altro, il quale eredita tutto e, senza pensarci, disperde le sue cose preziose, i tesori di quell'uomo, a lungo accumulati: non ne teme l'ira! Difenditi da questa malvagità, caro Beowulf, il migliore tra i cavalieri, e per te scegli la parte migliore, gli avvisi di un valore che dura per sempre; non tollerare che l'orgoglio macchi, campione, la tua fama! Per un poco, adesso, è in fiore il tuo valore ma presto accadrà che della tua potenza ti depredino la malattia o la spada o l'abbraccio del fuoco o l'onda dell'acqua o il morso della spada o il volo della lancia, o la vecchiezza tremenda; e allora il lampo che ti arde negli occhi si offuscherà e si spegnerà, e presto accadrà, fiero cavaliere, che la [[morte]] ti abbatterà.» ('''Tolkien''', pp. 135-137)
 
*{{NDR|Su Hroðgar}} ''þæt wæs án cyning,<br> || aéghwæs orleahtre | oþ þæt hine yldo benam<br> || mægenes wynnum | sé þe oft manegum scód.''
:*È stato un principe unico, | senza nessun difetto,<br> || finché l’età, che provoca | tanti disastri a molti,<br> || gli sottrasse i piaceri delle forze. ('''Koch''', p. 165)
:*era un re senza pari<br> || in tutto irreprensibile, finché della gioia della forza<br> || lo privò la vecchiaia, che spesso a molti apportò danno. ('''Brunetti''')
:*Non ebbe mai rivali quel re, nessun difetto mai, sinché l'età non lo privò dalla sua forza gioiosa - ciò che spesso colpisce un uomo. ('''Tolkien''', p. 145)
 
*{{NDR|Su Þryð}} ''Ne bið swylc cwénlíc þéaw<br> || idese tó efnanne | þéah ðe hío aénlicu sý·<br> || þætte freoðuwebbe | féores onsaéce<br> || æfter ligetorne | léofne mannan.''
:*Non erano rituali,<br> || questi suoi, da regina, | decenti in una donna<br> || (per quanto eccezionale), tessitrice di [[pace]]:<br> || pretendere la vita, | per rabbie immaginarie,<br> || degli uomini che amava. ('''Koch''', p. 171)
:*non è da regina<br> || tenere quest’uso, benché donna impareggiabile,<br> || che una tessitrice di pace per insulto presunto<br> || privi un caro uomo della vita. ('''Brunetti''')
:*{{NDR|La [[donna]]}} Dovrebbe esser una tessitrice di pace per gli uomini, non circondare la vita dell'uomo amato con racconti menzogneri e maligni. ('''Tolkien''', p. 149)
 
*''Oft seldan hwaér<br> || æfter léodhryre | lýtle hwíle<br> || bongár búgeð | þéah séo brýd duge.''
:*Ma è sempre molto raro<br> || che resti ferma un attimo |dopo la morte di un uomo<br> || la lancia che l’ha ammazzato, | per quanto conti una sposa. ('''Koch''', p. 177)
:*Assai di rado accade<br> || dopo la disfatta d’un popolo che anche per poco<br> || riposi l’asta letale benché valga la sposa. ('''Brunetti''')
:*Vediamo spesso, però, che, in qualsiasi luogo, quando un [[principe]] cade, è raro che a lungo s'intenerisca la lancia assassina, per quanto nobile sia la sposa! ('''Tolkien''', pp. 153-155)
 
Riga 155:
:*Sottoterra il mostruoso guardiano, avido e pronto alla lotta, antico, teneva quei tesori dorati - conquistarli non era un facile acquisto, per un uomo. Sul promontorio ora sedette il re provetto in battaglia, dal quale i Geati ricevevano amore e regali d'oro, e disse addio ai compagni del suo focolare. Aveva lo spirito pesante, perché inquieto s'affrettava verso la morte: era invero vicinissimo il fato che stava per assalire quel vecchio, per attaccare l'anima ben difesa e separare la vita dal corpo - non per lungo ancora sarebbe stato intralciato dalla carne lo spirito del principe. ('''Tolkien''', p. 179)
 
*''Ic genéðde fela<br> || gúða on geogoðe· | gýt ic wylle<br> || fród folces weard | faéhðe sécan,<br> || maérðum fremman | gif mec se mánsceaða<br> || of eorðsele | út geséceð.'' ('''Beowulf''')
:*«In gioventù affrontai ardito molte azioni di guerra e ancora, vecchio difensore del mio popolo, io ricercherò la lotta e ne otterrò la fama, se quell'agente di male e di rovina uscirà dalla sua casa di terra per incontrarmi.» ('''Tolkien''', pp. 184-185)
 
*''nelle ic beorges weard<br> || oferfléön fótes trem | ac unc sceal<br> || weorðan æt wealle | swá unc wyrd getéoð<br> || metod manna gehwæs· | ic eom on móde from<br> || þæt ic wið þone gúðflogan | gylp ofersitte.'' ('''Beowulf''')
:*«Non cederò di un sol passo dinanzi al guardiano del tumulo; e sul pendio del colle accadrà a noi due ciò che il Fato, l'Arbitro d'ogni uomo, ha per noi decretato. Impavido è il mio cuore, e contro questo nemico alato voglio astenermi da ogni minaccioso vanto.» ('''Tolkien''', p. 185)
 
*''Ic mid elne sceall<br> || gold gegangan | oððe gúð nimeð<br> || feorhbealu frécne | fréan éowerne.'' ('''Beowulf''')
:*«Col mio valore io conquisterò l'oro; se no, la guerra, crudele e malvagia e mortale, si prenderà il vostro principe.» ('''Tolkien''', p. 185)
 
*''sibb' aéfre ne mæg<br> || wiht onwendan | þám ðe wél þenceð.''
:*Non si rovescia mai,<br> || la [[parentela]], in chi ragiona bene. ('''Koch''', p. 220)
:*In una mente virtuosa, nulla può annullare la parentela. ('''Tolkien''', p. 189)
 
*''sinc éaðe mæg<br> || gold on grunde | gumcynnes gehwone<br> || oferhígian | hýde sé ðe wylle''
:*I tesori, l'oro celato nella terra, possono facilmente travolgere il cuore di ciascun uomo - se ne guardi chi vuole! ('''Tolkien''', p. 199)
[[File:Siegfried, the hero of the North, and Beowulf, the hero of the Anglo-Saxons (1909) (14566833957).jpg|thumb|La morte di Beowulf]]
*''ne mæg ic hér leng wesan·<br> || hátað heaðomaéree | hlaéw gewyrcean<br> || beorhtne æfter baélee | æt brimes nósan·<br> || sé scel tó gemyndume | mínum léodum<br> || héah hlífiane | on hrones næsse<br> || þæt hit saélíðende | syððan hátan<br> || Bíowulfes Biorhe | ðá ðe brentingas<br> || ofer flóda genipue | feorran drífað.'' ('''Beowulf''')
:*«Non posso fermarmi oltre. E voi, uomini famosi in guerra, ordinate che per me, quando sarà pronta la pira su un promontorio che si protende nel mare, si eriga un tumulo che si veda chiaramente. Alto dovrà torreggiare su Hronesnæs, un monumento per il mio popolo, che i viaggiatori sul mare chiameranno dipoi il Tumulo di Beowulf, sì, anche quelli che di lontano spingono innanzi, veloci, le loro grandi navi sulle onde dell'oceano.» ('''Tolkien''', pp. 201-203)
 
*''ealle wyrd forswéop<br> || míne mágas | tó metodsceafte<br> || eorlas on elne· | ic him æfter sceal.'' ('''Beowulf''')
:*«Il fato ha spazzato via tutti i miei congiunti, li ha portati al destino che era loro assegnato, uomini nobili e valorosi - e ora io debbo seguirli!» ('''Tolkien''', p. 203)
 
*''déað bið sélla<br> || eorla gehwylcum | þonne edwítlíf.'' ('''Wiglaf''')
:*«Meglio la morte, | per chiunque di noi,<br> || che una vita di vergogna.» ('''Koch''', p. 245)
:*«Per l'uomo di valore è più dolce la morte di una vita d'onta!» ('''Tolkien''', p. 207)