Jules Renard: differenze tra le versioni

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==''Diario 1887-1910''==
{{cronologico}}
*[[Charles Baudelaire|Baudelaire]]: la sua frase pesante, carica di fluidi elettrici. (1887; Vergani, p. 11)
*C'è in me un bisogno quasi incessante di dir male degli altri, e una grande indifferenza nel far del male agli altri. (23 ottobre 1887; Vergani, p. 12)
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*Firmerò anch'io la domanda di grazia per [[Oscar Wilde]], a condizione che egli dia la sua parola d'onore di non scrivere più. (6 dicembre 1895; Vergani, p. 98)
*La [[mimosa]] è, tra i fiori, quello che è il [[canarino]] tra gli uccelli. (20 febbraio 1896; Vergani, p. 108)
*La parola è la scusa del pensiero. (17 aprile 1896)<ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>)
*Se avessi [[talento]], verrei imitato. Se mi si imitasse, diventerei di moda. Se diventassi di moda, passerei rapidamente di moda. È meglio dunque che io non abbia alcun talento. (21 aprile 1896; Vergani, p. 108)
*Per allontanare il [[temporale]], si possono commettere tutte le vigliaccherie: pregare Dio, o fingere di lavorare, o salvare la mosca che stava per bruciarsi alla fiamma della candela. (6 giugno 1896; Vergani, p. 109)
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*Dio, che comprende e perdona tutto, rifiuterà di aprirmi la porta del cielo se avrò fatto un errore in francese. (6 settembre 1897; Vergani, p. 132)
*Certi uomini hanno l'aria di essersi [[matrimonio|sposati]] solamente per impedire alle loro mogli di sposarsi con altri. (29 settembre 1897; p. 133)
*La vecchiaia è quando si comincia a dire: «Non mi sono mai sentito così giovane». (30 settembre 1897)<ref name=sordi/>)
*Gli ultimi versi di [[Paul Verlaine|Verlaine]]. Non è più una scrittura: è un gioco di dadi fatto con le parole. (1 ottobre 1897; Vergani, p. 133)
*Le [[attrice|attrici]] sono dispostissime a recitare una parte di donna vecchia ma non una parte di donna matura. (16 novembre 1897; Vergani, p. 133)
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*Non si muore. La [[morte]] è una specie di vita covata. (23 dicembre 1897; Vergani, p. 135)
*Le [[ruga|rughe]] non sono che dei sorrisi largamente incisi. (25 dicembre 1897; Vergani, p. 135)
*La vecchiaia è quando si comincia a dire: «Non mi sono mai sentito così giovane». (1897)<ref name=sordi/>
*[[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]] è intraducibile anche in francese. (1 marzo 1898; Vergani, p. 144)
*La mia volontà comincia ad avere un po' di rughe. (24 marzo 1898; Vergani, p. 144)
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*Sono uno scrittore cui solamente il desiderio della perfezione impedisce di essere grande. (15 gennaio 1899; Vergani, p. 151)
*Il [[gatto]] è la vita dei mobili. (11 febbraio 1899; Vergani, p. 151)
*Tutto quello che siamo lo abbiamo messo nel nostro primo libro. Più tardi non facciamo che strappare le gramigne dei nostri difetti e coltivare le nostre prime qualità, quando proprio ci riesce di fare qualcosa. (1º maggio 1899; Vergani, p. 152)
*In fondo ad ogni [[patriottismo]] c'è la guerra: ecco perché io non sono un patriota. (14 giugno 1899; Vergani, p. 153)
*Se si costruisse la casa della [[felicità]], la stanza più grande sarebbe la sala d'attesa. (1º agosto 1899)
:''Si l'on bâtissait la maison du bonheur, la plus grande pièce serait la salle d'attente''.<ref>{{fr}} Da ''Journal'', Gallimard, 1935, p. 368.</ref>
*Il covo della [[lepre]], anche se la lepre è assente, è sempre pieno di paura. (23 settembre 1899; Vergani, p. 155)
*Un po' di [[volgarità]] sottolinea il talento. (26 ottobre 1899; Vergani, p. 155)
*Se mi ricorderete con una statua, fateci un buco sulla testa perché gli uccelli possano venirci a bere. (10 dicembre 1899; Vergani, p. 156)
*Se si costruisse la casa della [[felicità]], la stanza più grande sarebbe la sala d'attesa. (1899)
:''Si l'on bâtissait la maison du bonheur, la plus grande pièce serait la salle d'attente''.<ref>Da ''Journal'', Gallimard, 1935, p. 368.</ref>
*Ho paura di non amare il mondo solamente perché il mondo non è ai miei piedi. (2 gennaio 1900; Vergani, p. 157)
*Soltanto l'[[egoismo|egoista]] soffre veramente e soffre sempre. (11 gennaio 1900; Vergani, p. 158)
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*Osserva quanta importanza si dà al piccolo [[medico]], e com'è autorevole il suo tono quando nel suo intimo è ben sicuro che sta curando una malattia insignificante. (23 giugno 1902; Vergani, p. 198)
*Con la mia [[lanterna]], ho trovato un uomo: me stesso. Lo guardo. (23 giugno 1902; Vergani, p. 198)
[[Mettere le corna|Cornuto]]»: strano che questa parolina non abbia il femminile. (2 agosto 1902<ref name=sordi/>)
*Un anno è finito. Si è tagliata via una fetta al [[tempo]], e il tempo resta intero. (31 dicembre 1902; Vergani, p. 199)
*I suoi successi fanno dire che ha del talento, e i suoi fiaschi fanno dire che è un [[pensatore]]. (25 gennaio 1903; Vergani, p. 200)
*Ci sono persone così [[noiosità|noiose]] che ci fanno perdere una giornata in 5cinque minuti. (1º febbraio 1903)
:''Il y a des gens si ennuyeux qu'ils vous font perdre une journée en cinq minutes''.<ref>{{fr}} Da ''Journal'', Gallimard, 1935, p. 545.</ref>
*Quella donna mostra i suoi [[seno|seni]] e crede di offrire il proprio cuore. (2 marzo 1903; Vergani, p. 200)
*[[Léon Blum]] è molto intelligente ma non ha nemmeno un grammo di spirito. È una cosa che fa piacere a quelli che, come me, credono di avere dello spirito e non sono molto sicuri di essere intelligenti. (3 marzo 1903; Vergani, p. 201)
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*[[Femminismo]]. Sì: credo che sia giusto, prima di far fare un figlio a una donna, domandarle se lo vuole. (2 marzo 1905; Vergani, p. 229)
*Libero pensatore. Pensatore sarebbe sufficiente.<ref name=moralisti /> (26 giugno 1905)
*Se temi la solitudine, cerca di non essere giusto. (10 luglio 1905)<ref name=sordi/>)
*E il [[vento]]? Tutte le folate di vento vengono a lamentarsi alla sua porta. (4 ottobre 1905; Vergani, p. 232)
*Vivo chiuso nella mia [[pigrizia]] come dentro una prigione. (9 ottobre 1905; Vergani, p. 232)
*Non scrivo troppo perché non mi arrischio mai troppo. (8 dicembre 1905; Vergani, p. 232)
*Se temi la solitudine, cerca di non essere giusto. (1905)<ref name=sordi/>
*Ci si fida tanto della [[posterità]]. Ma perché gli uomini di domani dovrebbero essere meno stupidi di quelli di oggi? (24 gennaio 1906; Vergani, p. 233)
*La parola più vera, la parola più esatta, quella più densa di significato è la parola «[[nulla]]». (26 gennaio 1906; Vergani, p. 233)
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*Ho la vita apparente, docile e rassegnata di una banderuola che gira sul tetto. (6 marzo 1910; Vergani, p. 283)
*Chi non ha la malattia dello [[scrupolo]] non deve nemmeno sognare di essere onesto. (15 marzo 1910; Vergani, p. 283)
*«Cornuto»: strano che questa parolina non abbia il femminile.<ref name=sordi/>
*Ci sono persone così noiose che ci fanno perdere una giornata in 5 minuti.
:''Il y a des gens si ennuyeux qu'ils vous font perdre une journée en cinq minutes''.<ref>Da ''Journal'', Gallimard, 1935, p. 545.</ref>
 
===Citazioni sul ''Diario''===