Peter Handke: differenze tra le versioni

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+ brano intervista del 1997
Corretto: "aeroplano"
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*Il nesso è possibile. Ogni singolo istante della mia vita combacia con ogni altro – senza anelli di congiunzione. Un legame immediato esiste; basta che io lo liberi nella [[fantasia]].<ref>Sorger, da ''Lento ritorno a casa''.</ref>
*per me la Jugoslavia era l'Europa. Io ci andavo, anche a piedi, non solo in autobus o in macchina o in aereoplanoaeroplano. La Jugoslavia, per quanto frammentata sia potuta essere, era il modello per l'Europa del futuro. Non l'Europa come è adesso, la nostra Europa in un certo senso artificiale, con le sue zone di libero scambio, ma un posto in cui nazionalità diverse vivono mischiate l'una con l'altra, specialmente come facevano i giovani in Jugoslavia, anche dopo la morte di Tito. Ecco, penso che quella sia l'Europa, per come io la vorrei. Perciò, in me l'immagine dell'Europa è stata distrutta con la distruzione della Jugoslavia.<ref>INTERVISTA A PETER HANDKE, 1997, [http://www.cnj.it/CULTURA/handke.htm]</ref>
 
{{intestazione|''HANDKE Don Chisciotte ci salverà'', ''Corriere della sera'', 3 marzo 2002}}