David Foster Wallace: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m +wikilink
m +wikilink
Riga 286:
*"Dov'è allora la loro linea retta più breve, si? Dov'è la linea efficientemente e rapidamente retta di Euclide allora, si? E quanti due punti esistono senza che ci sia qualcosa in mezzo?" (p. 96)
*" Sono tremendamente spiacente di importunarla. Posso ripassare. Mi stavo solo chiedendo se in un Programma speciale ci fosse una preghiera per quando ci si vuole impiccare". (p. 212)
*Solo agli Aa (Alcolisti anonimi) di Boston si può sentire la storia di un immigrante di cinquant'anni che racconta in maniera lirica la sua prima [[defecazione]] solida da adulto. (p. 421)
*"Non chiedere PERCHÈ / se non vuoi MORIRE / fai quello che ti viene DETTO / Se non vuoi MORIRE." (p. 450)
*[...] ma invece Lenz sulla via del ritorno si ritrova in preda a un'enorme compulsione idrolitica ad avere Green al suo fianco – o qualsiasi altra persona che non possa o non voglia andare via – vicino a sé, e a confidare a Green o a qualsiasi altro orecchio compiacente ogni esperienza e pensiero abbia mai provato. [...] Lenz racconta a Green di quanto spettacolarmente obesa era sua madre, e usa le braccia per illustrare drammaticamente le dimensioni di cui sta parlando. Respira ogni terzo o quarto fatto, ergo circa una volta ogni isolato. Lenz racconta a Green le trame di molti libri che ha letto, ricamandoci sopra. [...] Lenz racconta con euforia a Green che una volta gli successe di tranciarsi di netto la punta di un dito con la catena di un motorino e dopo pochi giorni di intensa concentrazione il dito gli era ricresciuto rigenerandosi come le code delle lucertole e disorientando le autorità mediche. [...] Lenz spiega a Green che è una leggenda che il coccodrillo del Nilo sia il coccodrillo più temuto perché il coccodrillo dell'Estuario che può vivere anche in acque salate è un miliardo di volte più temuto da chi conosce queste cose. [...] Segue un'analisi del termine ''disfunzione'' e la sua importanza nelle differenze tra, diciamo, la psicologia e la religione naturale. [...] Lenz racconta il suo sogno ricorrente nel quale si trova seduto sotto uno di quei ventilatori tropicali da soffitto su una sedia di bambù e indossa un cappello da safari di L.L. Bean e ha una valigetta di vimini sulle ginocchia, e questo è tutto, questo è il suo sogno ricorrente. [...] Lenz dice di ricordarsi alcuni fatti che sostiene gli siano capitati ''in vitro''. (pp. 667-670)