Adriana Mulassano: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Giorgio Armani]]}} Chi conosce bene come me sa che il sogno di Giorgio Armani sarebbe stato quello di vivere come un hippie degli anni Sessanta, sacco in spalla e via per le strade del mondo. Lui la gente la ama troppo, quindi, per non vivere tentazioni, la gente la frequenta meno che può. <ref>Dalla prefazione a ''I cretini non sono mai eleganti'', a cura di Paola Pollo, Rizzoli, Milano, 2013, p. IX. ISBN 978-88-17-07520-6</ref>
*{{NDR|Su [[Ottavio Rosati]]}} Ero intima di [[Fernanda Pivano|Nanda]] quando fini con Sottsass a via Manzoni e lei stava per morirne. Ora so che hai fatto per salvarle la vita. Perciò ho letto e riletto l'ipertesto {{NDR|''Quattro decenni di Plays per il Teatro del Tempo''}} con grande nutrimento artistico, metaforico, intellettuale.<ref>Citato in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/francesco-marzano/660-recensioni-a-4-decenni-di-plays Recensioni a 4 decenni]'', ''Plays.it''.</ref>
*La vulgata contemporanea ci ha assuefatto all'appellativo di '"stilista'" per definire chi disegna abiti. Ma fino agli anni Cinquanta si parlava soltanto di creatori (da Paul Poiret a Schiapparelli, da Worth a Chanel, da Balenciaga a Madame Grès). A questa genia dal piglio artistico, dal gusto della ricerca colta, dalla creatività senza fine di lucro, appartiene [[Roberto Capucci]]. I suoi abiti sono opere d'arte che coniugano lo spirito del bello rinascimentale con un talento enfatico nella scelta dei tessuti, nello studio delle forme scultoree, nella maniacale cura delle lavorazioni del plissé e delle sovrapposizioni, nella ricerca unica dei colori pieni usati in gradazione o a contrasto quasi sempre con un gusto più indiano che europeo.<ref>Citato in Cristiana Paternò, ''[https://cinecitta.com/IT/it-it/news/45/8969/roberto-capucci-dissi-no-ad-anna-magnani.aspx Roberto Capucci: "Dissi di no ad Anna Magnani"]'', ''Cinecitta.com'', 10 aprile 2019.</ref>
*Non c'è dubbio che il giorno che le tribù del terzo mondo si infileranno le scarpe sceglieranno Ferragamo.<ref>Da ''I Mass Moda, Fatti e Personaggi dell'Italian Look'', G.Spinelli & C. Firenze, 1979, p. 178.</ref>
*Ricordo che alla fine degli anni 70 [[Roberto Capucci|Roberto]] venne a Milano per regalarci una sfilata a Palazzo Visconti e invitò Giorgio Armani allora stilista in ascesa. Giorgio, timido e schivo quanto Roberto mi chiese di accompagnarlo. Era emozionatissimo. Alla fine della sfilata mi disse: "Adriana sono avvilito perché ho capito vedendo la sfilata che io lavoro per vendere i vestiti e Capucci per l'eternità". E io gli risposi, cattivissima me: "Caro Giorgio la tua missione è di stampo realistico e quella di Capucci è di stampo onirico e artistico. D'altronde che male c'è a scegliere la via della bottega? Lo sai o no che con l'arte i soldi non si fanno?". Credo mi abbia detestata almeno per un attimo.<ref>Dal booklet accluso al DVD ''La moda proibita'', Istituto Luce Cinecittà, Italia, 2019. Codice EAN 8 014191 200288</ref>