Luciano Benetton: differenze tra le versioni

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*Mio fratello {{NDR|Gilberto}} non è morto di crepacuore per le aggressioni subite dopo il crollo del [[Ponte Morandi|ponte]]. Era forte anche lui. È però vero che stava già male e che questo lo esponeva di più alle ferite dell’orgoglio, alla frustrazione e all’impotenza dinanzi alla terribile disgrazia.
*Dal governo ci hanno subito accusato ingiustamente, senza conoscere le cose. E siamo stati additati improvvisamente come una famiglia di avidi speculatori: "dalli ai Benetton". E capisco che in tanti, in buona fede, ci abbiano pure creduto.
 
==Citazioni su Luciano Benetton==
*Ho offerto i miei 35.000 libri, le mie riviste underground, le lettere di Hemingway, Kerouac, Bukowsky e di tanti altri amici, ai sindaci di Milano e di Roma, a Renato Nicolini, al Vaticano, alla biblioteca Sormani, e tutti mi hanno detto di no [...] soltanto Luciano Benetton, principe rinascimentale, li ha accettati. ([[Fernanda Pivano]])
*A un certo punto un imprenditore sente che una signora, che lui non conosce, ha fatto un testamento di bruciare tutti i suoi libri, quarantamila libri: "Bruciate tutto, libri, cassette, lettere, tutto!" E va a cercarla: "Signora, posso occuparmi io dei Suoi libri?" Ha cominciato con una saletta non tanto grande, pensando che io avessi la bibliotechina delle signore insomma… e sono cominciate ad arrivare le casse, e via via che arrivavano le casse aggiungevano una stanza di più. Io ancora adesso ho paura di svegliarmi e di vedere che non è vero niente. Che me lo sono sognato! Questo è stato un sogno diventato realtà! ([[Fernanda Pivano]])
 
==Note==