Leone Fortis: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Leone Fortis==
* Ho sentito speso deplorare che l'Italia non abbia tanta abbondanza di uomini grandi come ne hanno l'Inghilterra e la Francia, e trarne argomento per elegie convenzionali.<br>Chetatevi, falsi Geremia. – Vi è in Italia qualcuno che è più grande di tutti gli uomini illustri dell'{{sic|êra}} moderna, – più liberale e più modesto di Franklin, più virtuoso di Washington, più audace di Napoleone I, più astuto di Cavour, più tenace di Bismarck. – Questo qualcuno è quel popolo, che lascia partire gli Austriaci da Venezia senza un tripudio di {{sic|gioja}}, e lascia sfilare i pellegrini della reazione europea attraverso le sue città, e raccogliere in battaglioni serrati nella sua Roma, senza uno scoppio di collera, – e ha il talento, la saggezza, la baldanza di... starli a guardare. – Questo popolo è il nostro, è il popolo italiano. (da ''[https://archive.org/details/conversazioni02fortuoft/page/n6/mode/1up/ Conversazioni]'', Seconda serie, Fratelli Treves editori, Milano, 1879, p. 211)
 
*[[Papa Pio IX|Pio IX]] {{NDR|nel 1848}} fuggì di sera – e nessuno di quelli che lo custodivano se ne accorse. La mattina seguente – le due sentinelle della Guardia Civica erano ancora ritte e impettite, sotto gli elmi criniti, al loro posto... a vegliare gelosamente il Palazzo Pontificio – vuoto del suo ospite illustre. – Quando la comica scena fu riferita a Pio IX, disse : – ''Ah sì, eran le guardie del Santo Sepolcro!'' (da ''Conversazioni'', Seconda serie, Fratelli Treves editori, Milano, 1879, p. 551)
 
==Citazioni su Leone Fortis==