Il cavaliere dalla pelle di leopardo: differenze tra le versioni

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==[[Explicit]]==
Per cantare la gloria del celeste Davide dei Karthveli, sposo di Thamar, a cui obbedisce il sole stesso, ho messo in versi questo racconto per loro diletto. Dall'Oriente all'Occidente egli scaglia i suoi fulmini per folgorare i traditori, per incuorare i fedeli.<br>Posso io emulare l'arpa dell'antico Davide e la sua armoniosità? Ho trovato e messo in versi queste meravigliose storie di sovrani stranieri, le loro usanze, le loro gesta, le loro lodi: questa è stata la mia fatica.<br>Tale è l'Universo: guai a chi in esso confida. L'esistenza è un attimo, più breve di un batter di ciglia. Che cosa cercate e a che pro? Il destino dirige tutto! La [[sorte]] è mutevole, buona oggi, è cattiva domani: non sorride mai interamente.<br>Amiran, figlio di Daredgian, fu cantato da Mosè Khoneli; Abdul Messia fu cantato da Schavtheli, i cui versi raccolsero tante lodi; Dilargueth fu cantato da Sarghis Thmogveli, la cui eloquenza era inesaurabile; Tariel, infine, fu cantato dal suo Rusthaveli, il quale ha versato per lui lagrime senza fine. (n. 1573-1576)
 
==Citazioni su ''Il cavaliere dalla pelle di leopardo''==