Progresso: differenze tra le versioni

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*Ogni progresso è anche un regresso. C'è progresso sempre e solo in un determinato senso. E poiché la vita nel suo complesso non ha senso, nel suo complesso non ha nemmeno progresso. ([[Robert Musil]])
*«Oh perché gli uomini,» domandavo a me stesso, smaniosamente, «si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l'uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d'arricchire l'umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care), che gioja in fondo proviamo noi, anche ammirandole?» [...] Eppure la scienza, pensavo; ha l'illusione di render anche più facile e più comoda L'esistenza! Ma, ammettendo che la renda veramente più facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando, io: «E qual peggior servizio a chi sia condannato a una briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica?». ([[Luigi Pirandello]])
*Pensiamo di essere così progrediti: torture, supplizi degli eretici, roghi per le streghe sembrano storia antica; poi, senza neanche accorgersene, improvvisamente, torna la minaccia che tutto ricominci. ([[Jean-Luc Picard]], ''[[Star Trek: The Next Generation]]'')
*Progresso! Magica parola tanto abusata al presente per coprire con essa tutte le maggiori empietà e bestemmie. Il progresso non è semplice movimento, ma è l'avanzarsi verso un fine determinato. Ma sarà progresso il camminare all'impazzata per balzi e dirupi fuori dell'unica via maestra, che guida al termine fissato? O sarà un progredire in una fabbrica il guastar oggi quello che fu jeri edificato? ([[Pietro Rota]])
*Questo progresso, benché tante volte venga calcolato in espansioni di commerci e di ricchezze, in invenzioni di nuove macchine e nella scoperta di nuove risorse della terra, sta, fortunatamente, venendo a un significato più alto: alla scomparsa di questo artificiale stato di cose che rende la vita orribile e senza speranza ai più, e alla creazione di un sentimento pubblico che elevi il lavoratore ad onore, e disprezzi solo l'ozioso volontario. ([[Edward Clodd]])