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*Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. ([[Immanuel Kant]])
*È un incanto sempre nuovo per me, contemplare il cielo stellato, e non ho da rimproverarmi d'aver fatto un solo viaggio, neanche una semplice passeggiata notturna, senza pagare il tributo d'ammirazione che devo alle meraviglie del firmamento. ([[Xavier de Maistre]])
*''I cieli erano chiari, alti e distesi | Molti erano gli occhi delle stelle.'' ([[Anonimo]] hawaiano)
*L'idea {{NDR|nella ''[[Genesi]]''}} che i pianeti e le stelle, mobili o immobili, rimanessero fissati al firmamento del cielo, come gli uomini o i palazzi alla superficie della terra, era comune ed ovvia nella scienza astronomica degli antichi popoli orientali. Ma inoltre i Babilonesi credevano, che gli astri tutti quanti fossero sede e figura di altrettanti Dii maggiori o minori, viventi analogamente agli uomini, re o sudditi, una vita divina loro propria, e fornita di una propria storia. Questa storia i Babilonesi pretendevano, per divina rivelazione, di poter narrare, e lo facevano con la serie numerosa e complicata dei loro poemi sacri mitologici, in parte giunti fino a noi e solo nell'età nostra interpretati. La vita e la storia degli dii astrali credevano i Babilonesi e in genere gli antichi popoli orientali [...] che, per il naturale dominio degli Dei sugli uomini, avesse a servire di norma e principio – il ''Fatum'' dei Greci e Latini – della vita umana, e così gli astri erano altrettanti ''segni'' astrologici della storia terrena. Non occorre meravigliarci che il sacro scrittori siasi espresso con gli imperfetti concetti scientifici del tempo suo, ma piuttosto bisogna ammirare la sapienza e prudenza con cui egli coordina tutta l'astrologia del suo secolo all'idea centrale di Dio creatore, e così la mantiene nei veri e puri limiti dell'astronomia. ([[Salvatore Minocchi]])
*''Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli | che sono blu come un cielo trapunto di stelle.'' ([[Domenico Modugno]])