Cesare Garboli: differenze tra le versioni

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citazione su Fortini
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*I [[romanzo|romanzi]] stanno nella realtà come in letargo. Aspettano solo di essere riconosciuti. (da ''Trenta poesie famigliari di Giovanni Pascoli'', Einaudi, 1990)
*La poesia di [[Sandro Penna|Penna]] è fatta di solitudine: ma è la solitudine ardente, ricchissima, vasta come è vasta la promessa della felicità, di chi non ha bisogno d'altro, per vivere, che dello spettacolo della vita. [...] Penna è incapace di pensare che il piacere di vivere dipenda da altro che da se stessi. È, in questo, sommamente maschile. (da ''Penna papers'', Garzanti, 1984)
*La verità è che [[Franco Fortini|Fortini]] era un grande letterato, un letterato che, ogni tanto, come Giuseppe Parini, Alessandro Manzoni o Vincenzo Monti, scriveva delle poesie bellissime e insuperabili. Solo che questo letterato incallito, con tutti i vizi, le qualità, le vanità dei letterati, è stato visitato un giorno dalla politica così come Cristo si è fatto visitare dal demonio. (da "Un poeta contro", ''la Repubblica'', 29 novembre 1994).
*Le cause del naufragio, le circostanze del disastro, lo scioglimento del mistero che tuttora circonda la fine di [[Ippolito Nievo|Nievo]], il ritrovamento delle casse e dei resti del battello a vapore, sono il tema di una narrazione che assume, a tratti, l'aspetto di un'inchiesta o di un giallo politico. Sotto questo aspetto, il romanzo di Nievo è "anche" la storia di una sospetta strage di Stato italiana, maturata dalla Destra e decisa dal potere piemontese per liquidare la Sinistra garibaldina: "strage" con la quale si sarebbe aperta la storia dell'Italia unita.<ref name=prato>Dalla prefazione a Stanislao Nievo, ''Il prato in fondo al mare'', Arnoldo Mondadori Editore, 1974.</ref>
*Come il suo grande proavo, come [[Ippolito Nievo]], anche [[Stanislao Nievo]] è un outsider, un talento imprevisto, insofferente di ogni letteratura notarile e di ogni morto accademismo vigente.<ref name=prato/>