André Gide: differenze tra le versioni

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{{Premio|Nobel|la letteratura '''(1947)'''}}
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[[Immagine:Gide 1920 cropped.jpg|thumb|André Gide]]
'''André Paul Guillaume Gide''' (1869 – 1951), scrittore francese.
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*Certo, non c'è niente di più sincero di queste pagine.<ref>Riferito a un foglio di diario di [[François Mauriac|Mauriac]] apparso nella N.R.F., numero del giugno 1931.</ref> Ma è appunto ciò a renderle spaventose: che tali tormenti, lotte, conflitti gratuiti, chimerici, possano diventare, per un credente, un'angoscia reale: che, con l'accento della verità, compianga noi di non conoscerla più, quell'angoscia, di esserle sfuggiti, di vivere felici!....<ref>Da ''Journal'', 4 giugno 1931; citato in Roberto Cantini, introduzione a François Mauriac, ''Gli angeli neri'', Mondadori, 1973.</ref>
*Ciò che sfugge alla [[logica]] è quanto v'è di più prezioso in noi stessi.<ref name=Diari/>
*''Conosci te stesso''. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di «conoscersi bene» non diventerebbe mai farfalla.<ref>Da ''Nouvelles nourritures''.</ref><ref name=diz/>
*Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della [[felicità]].<ref>Da ''I nutrimenti terrestri''.</ref>
*Credi in coloro che cercano la [[Verità|verità]]. Dubita di coloro che la trovano.
:''Croyez ceux qui cherchent la vérité, doutez de ceux qui la trouvent''.<ref>Da ''Ainsi soit-il ou Les Jeux sont faits'', éd. Gallimard, 1952, p. 174.</ref>
*Dubitate di tutto, ma non dubitate mai di voi stessi.
:''Doutez de tout, mais ne doutez pas de vous-même''.<ref>Da ''Ainsi soit-il ou Les Jeux sont faits'', éd. Gallimard, 1952, p. 174.</ref>
*Famiglie! Vi odio! Focolari chiusi; porte serrate; geloso possesso della [[felicità]].<ref name=nutr>Da ''I nutrimenti terrestri''.</ref>
*Il numero di [[stupidaggine|stupidaggini]] che una persona intelligente può dire in un giorno è incredibile. E senza dubbio io ne direi quanto gli altri, se non tacessi più spesso.<ref name=Diari>Dai ''Diari''.</ref>
*La [[fede]] solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.<ref name=Diari/>
*La poesia di questo giovane poeta italiano. {{NDR|[[Marino Piazzolla]]}}, gustata leggendo il mito Pèrsite e Melasia, mi è parsa inventata ed espressa con quella patetica innocenza con cui i lirici greci inventavano i loro bellissimi canti.<ref>Citato in ''Frammenti'', ''La Fiera Letteraria'', 14 agosto 1960; disponibile su ''[http://www.fondazionemarinopiazzolla.it/Frammenti.php fondazionemarinopiazzolla.it]''.</ref>
*La [[responsabilità]] dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.<ref name=Diari/>
*L'[[arte]] comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente.<ref>Da ''Poétique''.</ref>
*L'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alta quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattiene l'[[aquilone]] dal salire sia la [[corda]].<ref>Da ''Nuovi pretesti''.</ref>
*L'[[opera d'arte]] è l'esagerazione di un'idea.<ref name=Diari/>
*{{NDR|[[Simone Weil]]}} La santa degli esclusi.<ref>Citato in [[Thomas R. Nevin]], ''Simone Weil: Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare'', traduzione di Giulia Boringhieri, Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p. 421. ISBN 88-339-1056-3</ref>
*L'umanità è complicata, bisogna riconoscerlo, e ogni tentativo di semplificazione, di irreggimentazione, ogni sforzo dall'esterno per ridurre ogni cosa e ogni persona allo stesso denominatore comune sarà riprovevole, pericoloso e sinistramente ridicolo.<ref>Da ''Il dio che è fallito'', Baldini Castoldi Dalai, p. 208.</ref>
*La [[fede]] solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.<ref name=Diari/>
*La mia [[Vecchiaia|vecchiaia]] avrà inizio quando smetterò di indignarmi.
:''Quand je cesserai de m'indigner, j'aurai commencé ma vieillesse''.<ref>Da ''Journal 1889-1939''.</ref>
*La poesia di questo giovane poeta italiano. {{NDR|[[Marino Piazzolla]]}}, gustata leggendo il mito Pèrsite e Melasia, mi è parsa inventata ed espressa con quella patetica innocenza con cui i lirici greci inventavano i loro bellissimi canti.<ref>Citato in ''Frammenti'', ''La Fiera Letteraria'', 14 agosto 1960; disponibile su ''[http://www.fondazionemarinopiazzolla.it/Frammenti.php fondazionemarinopiazzolla.it]''.</ref>
*La [[responsabilità]] dell'uomo aumenta col diminuire di quella di Dio.<ref name=Diari/>
*{{NDR|[[Simone Weil]]}} La santa degli esclusi.<ref>Citato in [[Thomas R. Nevin]], ''Simone Weil: Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare'', traduzione di Giulia Boringhieri, Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p. 421. ISBN 88-339-1056-3</ref>
*Lungi dall'essere l'unico 'naturale', l'atto procreativo, in natura, fra la più sconcertante profusione, il più delle volte non è che un caso fortuito. [...] la voluttà che l'atto di fecondazione porta seco, nell'un sesso e nell'altro, non è necessariamente ed esclusivamente legata a quest'atto. [...] Non è la fecondazione che l'animale cerca, è semplicemente la voluttà. Cerca la voluttà – e trova la fecondazione per caso fortuito.<ref>Da ''Corydon'', Dall'Oglio, Milano, 1952, p. 83.</ref>
*Meno è intelligente il bianco, più gli sembra che sia stupido il negro.
:''Moins le blanc est intelligent, plus le noir lui paraît bête''.<ref>Da ''Voyage au Congo'', éd. Gallimard, 1928, p. 21.</ref>
*Non esistono [[problema e soluzione|problemi]]; ci sono soltanto [[problema e soluzione|soluzioni]]. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.<ref name=Diari/>
*Non ricerco la complicazione; essa è in me. Ogni gesto nel quale non riconosca tutte le contraddizioni che mi abitano, mi tradisce.<ref>Da ''Se il grano non muore''.</ref>
*Non si avverte la propria [[catena]] quando si segue spontaneamente colui che trascina; ma quando si comincia a resistere e a camminare allontanandosi, si soffre molto.<ref>Da ''La porta stretta''.</ref>
*[[Peccato]] è tutto ciò che oscura l'anima.<ref>Da ''La sinfonia pastorale''.</ref>
*Posso dubitare della realtà di tutto, ma non della realtà del mio dubbio.<ref>Da ''Les faux-monnayeurs''.</ref><ref name=diz/>
*Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.<ref>Citato in ''Focus'', n. 112, p. 98.</ref>
*Se un [[Filosofia|filosofo]] vi dà una risposta, non siete più in grado di capire nemmeno la domanda che avevate posto.
:''Quand un philosophe vous répond, on ne comprend plus du tout ce qu'on lui avait demandé''.<ref>Citato in Charles Du Bos, ''Le dialogue avec André Gide'', éd. Au sans pareil, 1929, p. 54.</ref>
*Solo dappertutto mi trovo a casa mia; e sempre il desiderio mi caccia via.<ref name=nutr/><ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.<ref>Da ''Journal''. Citato in ''Focus'', n. 112, p. 98.</ref>
*Un libro, Hubert, è chiuso, pieno, liscio come un uovo. Non ci si può far entrare niente, neanche uno spillo, se non a forza, e allora la sua forma si spezza.<ref>Da ''Paludes''.</ref><ref name=diz/>
 
==''I falsari''==
===[[Incipit]]===
Esito da due giorni: fare o non fare raccontare il mio romanzo da Lafcadio in prima persona?<brref>{{NDR|citatoCitato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}.</ref>
 
===Citazioni===