Werner Karl Heisenberg: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Werner Karl Heisenberg==
*Ciò che osserviamo non è la natura in sé stessa ma la natura esposta ai nostri metodi di indagine.<ref>Da ''Fisica e filosofia'', p. 73; citato in Marco De Paoli, ''La simmetria nascosta'', Mimesis, p. 88. ISBN 978-88-5750-731-6</ref>
*{{NDR|Parlando di [[Niels Bohr|Bohr]] dopo aver ascoltato una sua conferenza nel 1922}} Da quelle sue frasi così attentamente costruite trasparivano un pensiero complesso e maturo, e profonde riflessioni filosofiche, cui alludeva soltanto.<ref>Citato in Kumar, p. 180.</ref>
*Da [[Arnold Sommerfeld|Sommerfeld]] imparai l'ottimismo, a Gottinga la matematica, da [[Niels Bohr|Bohr]] la fisica.<ref>Citato in Kumar, p. 185.</ref>
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*{{NDR|Dopo che nel 1925 la sua intuizione sul modello atomico venne interpretata attraverso la matematica delle matrici}} Non so neppure cosa sia una matrice.<ref>Citato in Kumar, p. 193.</ref>
*Quanto più penso agli aspetti fisici della teoria di [[Erwin Schrödinger|Schrödinger]], tanto più repellenti li trovo. Quel che Schrödinger scrive della visualizzabilità della sua teoria "non è probabilmente del tutto esatto", in altri termini sono cretinate.<ref>Citato in Kumar, p. 155.</ref>
*[…] quando nuovi insiemi di fenomeni inducono a cambiamenti negli schemi di pensiero perfino il più eminente dei fisici incontra difficoltà insormontabili. Poiché la richiesta di cambiamento degli schemi mentali può generare la sensazione che il terreno sfugga da sotto i piedi […] Credo che a questo punto difficilmente le difficoltà possano essere sopravvalutate. Quando uno ha sperimentato la disperazione con cui intelligenti e concilianti uomini di scienza hanno reagito alla richiesta di un cambiamento dei propri schemi mentali, può solo rimanere stupito che simili rivoluzioni nella scienza siano semplicemente state possibili.<ref>Da ''Across the Frontiers'', Harper & Row, New York, 1974, p. 162. Citato in in Gary Zukav ''La danza dei maestri Wu Li'', traduzione di M. Patti, Corbaccio, Milano, 2015, p. 232. ISBN 978-88-6380-989-3</ref>
 
concilianti uomini di scienza hanno reagito alla richiesta di un cambiamento dei propri schemi mentali, può solo rimanere stupito che simili rivoluzioni nella scienza siano semplicemente state possibili.<ref>Da ''Across the Frontiers'', Harper & Row, New York, 1974, p. 162. Citato in in Gary Zukav ''La danza dei maestri Wu Li'', traduzione di M. Patti, Corbaccio, Milano, 2015, p. 232. ISBN 978-88-6380-989-3</ref>
*Ricordo discussioni con [[Niels Bohr|Bohr]] {{NDR|nel 1928}} che proseguivano per ore fino a notte alta e ci lasciavano quasi in uno stato di disperazione. E quando alla fine io andavo da solo a fare una passeggiata nel parco vicino mi ripetevo più e più volte la domanda: è possibile che la natura sia così assurda come sembra apparirci in questi esperimenti atomici?<ref>Da ''Physics and Philosophy'', Harper Torch-books, Harper & Row, New York, p. 42; citato in Gary Zukav ''La danza dei maestri Wu Li'', traduzione di M. Patti, Corbaccio, Milano, 2015, p. 127. ISBN 978-88-6380-989-3</ref>
*Si potrebbe essere indotti erroneamente a supporre che al di là del mondo statistico percepito si celi ancora un mondo "reale", nel quale è valida la legge di causalità. Ma tali speculazioni ci sembrano, insistiamo su questo punto, infruttuose e insensate. [...] Si può caratterizzare molto meglio il vero stato delle cose in questo modo: poiché tutti gli esperimenti sono soggetti alle leggi della [[meccanica quantistica]], [...] mediante la meccanica quantistica viene stabilita definitivamente la non validità della legge di causalità.<ref>Da ''Sul contenuto intuitivo della cinematica e della meccanica quantoteoriche'', in ''Indeterminazione e realtà'', p. 76; citato in Marco De Paoli, ''La simmetria nascosta'', Mimesis, p. 49. ISBN 978-88-5750-731-6 </ref>