Fernanda Pivano: differenze tra le versioni

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*Io ho avuto una educazione vittoriana severissima per cui il sesso era l'ultima cosa che aveva importanza. Ufficialmente. Però proprio per questo, ho fatto il diavolo a quattro per raggiungere l'era della liberazione sessuale.
*Hanno bocciato me e [[Primo Levi]]. Devi pensare che era pieno periodo eroico del Fascismo e mi hanno mandata a settembre in tutte le materie. Allora c'erano i cartelloni dove c'erano i voti dello scritto per vedere se si era ammessi agli orali di settembre. Quando abbiamo visto avevamo tutti i nostri compagni di classe intorno, in silenzio con la bocca aperta che guardavano e noi due ci siamo guardati e ho detto: Ma Primo, cosa hai fatto? Hai fatto un tema anti-fascista?" Lui: "Se fossi scemo, sono ebreo". Mi ha risposto.
*Lei [{{NDR|[[Marlene Dietrich]]]}} era molto amica di [[Hemingway]], il legante era questo. È stata l'ultima persona che ha parlato con Hemingway. Ad un certo punto io l'ho chiesto: "Ma come fai ad essere così bella?". Perché lei era bellissima, aveva la pelle bianca come quell'ombrellino. È incredibile com'era bella quella creatura, come fa ad essere così bella. Lei, con quegli occhioni che aveva: "Ma è facile, basta fare l'amore cinque volte al giorno". Allora le ho detto: "Ma io non credo che mio marito ce la farebbe". Lei: "Ah ma mica sempre con tuo marito".
*I professori dell'università se potessero mettermi il sale nel caffè me lo metterebbero. Ma i giovani mi vogliono bene, e mi vogliono bene perché ho portato in Italia questi autori che parlavano della vita quotidiana, toglievano l'enfasi e la retorica e la grancassa alle parole per dire le parole di tutti i giorni. E i giovani erano contenti che in qualche parte del mondo queste cose esistevano..." Ma davvero esistono? Ma com'è Bukowski ma com'è questo com'è quell'altro" e si divertivano a sentirmelo dire e io mi divertivo a dirglielo perché in fondo i ragazzi capivano quello che era successo.
*Quante anime hai aiutato col tuo sorriso, il tuo pappagallo, con la tua psicoanalisi e il tuo psicodramma, caro [[Ottavio Rosati|Ottavio]]. Ma devi contare anche quelle che hai aiutato prima di scoprire Teto, prima di giocare con il tuo nome, prima di leggere il Sutra del diamante. Forse dovresti contare anche la mia... sempre libero al telefono per le mie liberazioni egoiste, sempre incapace di rancore. Ventisette anni, tu diventato famoso ma senza più i ricciolini neri. Cinquant'anni, non è possibile. Per me ne avrai sempre 18, a spiegarmi cos'è il Super-Io. A dirmi senza ridere che l'uomo è cacciatore, a chiedermi cosa vuol dire ''he took my cherry'' di [[Allen Ginsberg|Ginsberg]]. Quanti ricordi, quante birbonate, quanti petali dolcissimi della tua gentilezza. Quante speranze per il tuo futuro... Grazie. Dio ti protegga. Sempre.