Diritto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
+1.
Riga 10:
*Il diritto è un apparato simbolico che struttura un'organizzazione sociale anche quando si sa che alcune sue norme sono destinate a rimanere inapplicate. ([[Stefano Rodotà]])
*Il diritto non è necessariamente collegato ad una entità socialmente e politicamente autorevole, non ha per referente necessario quel formidabile apparato di [[potere]] che è lo [[Stato]] moderno, anche se la realtà storica che ci ha fino ad oggi circondato ostenta il monopolio del diritto operato dagli Stati. Il referente necessario del diritto è soltanto la società, la società come realtà complessa, articolatissima, con la possibilità che ciascuna delle sue articolazioni produca diritto. ([[Paolo Grossi]])
*Il diritto può essere forza efficace di pace solo quando la sua misura non sta nelle nostre mani. Certo il diritto viene da noi istituito, ma non creato. In altri termini: senza trascendenza non c'è fondazione del diritto. Dove Dio e la forma fondamentale dell'esistenza umana, da lui tracciata, vengono rimosse dalla mentalità comune e confinate a forza nel privato, nella sfera meramente soggettiva, anche la nozione di diritto svanisce, e così il fondamento della pace. ([[Benedetto XVI]])
*Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro. ([[Baltasar Gracián]])
* {{NDR|Sul diritto naturale}} Le miserie del diritto positivo – ridotto spesso a specchio di fanatismi razzistici e religiosi, di nazionalismi politici, di tirannie ripugnanti o, nel migliore dei casi, di legislatori miopi o partigiani – spingono a guardare più in alto, a un livello superiore che sopravanzi i particolarismi e in cui si serbino valori che la coscienza collettiva avverte e di cui ha nutrito la vicenda storica. Un livello superiore di giuridicità che è diritto, ma in cui si riesce a non separare essere e dover essere, giuridicità formale e giustizia […] l'idea del diritto naturale, di ogni legge naturale, non incarna altro che un tentativo di soluzione, forse ingenuo o illusorio, all'eterno problema umano di un diritto giusto, quasi un ponte ardito, forse troppo ardito, lanciato verso questa meta. ([[Paolo Grossi]])