Biagio Antonacci: differenze tra le versioni
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*Spero che nessuno venga mai a dirmi che l'[[amore]] eterno non esiste: non lo voglio sapere. Sarebbe come togliere il gioco ad un bambino, quando c'è ancora luce e tempo prima di andare a nanna. (da ''Se ami devi amare forte'')
* Io porto l’Arma dei Carabinieri nel [[cuore]], oltre che nella memoria. Non avessi sfondato con la musica, avrei proseguito a svolgere quella che per me è sempre stata una missione sociale imprescindibile. Questo non significa che servire l’[[Arma dei Carabinieri|Arma]] sia meno importante del [[rock]], anzi, ma soltanto che ho avuto la fortuna di riuscire in quella che è la mia passione. Altrimenti adesso potreste tranquillamente chiamarmi maresciallo Antonacci.<ref name="carabinieri.it" />
*{{NDR|Dopo Torino, fu mandato in servizio a Garlasco. Com’è andata?}} Direi bene, anche se devo confessare che la mia testa era concentrata sulla musica. Svolgevo i miei doveri di “CC” con la doverosa attenzione e il rispetto della divisa con le stellette, però sentivo che il mio destino era suonare e cantare. Tanto è vero che, avendo saputo che [[Ron]] abitava proprio a Garlasco, un giorno presi tutto il mio coraggio e andai a pigiare il campanello della sua casa per lasciargli alcuni miei pezzi registrati su una cassetta».<ref name="carabinieri.it">Citato
{{Int|1= [https://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2010/biagio-antonacci-amore-intervista-30631063312.shtml ''Biagio Antonacci: le mie regole sull’amore'']|2=Maria Laura Giovagnini, ''Io Donna'', 22 maggio 2010}}
*Tutto quello che la [[vita]] partorisce è inaspettato. Le cose programmate falliscono, quando non miriamo e facciamo partire il colpo a feeling, andiamo sempre a beccare il bersaglio. Magicamente. Seguire l'[[istinto]] ci porta al [[sole]].
*L'[[amore]] è una gabbia senza cui non potrei vivere. È passato il tempo in cui essere definito "il cantautore dell'amore" mi andava stretto. Non siamo negli anni Sessanta-Settanta, il rosso/il nero. Oggi parlare d'amore è fare [[politica]].
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