La memoria rende liberi: differenze tra le versioni

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Creata pagina con "'''''La memoria rende liberi''''', libro di Liliana Segre e Enrico Mentana del 2015. ==Citazioni== *Mi sistemarono a Obermarschacht, una località sul fiume Elba. Lì..."
 
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*Le ragioni dietro al mio silenzio erano abbastanza semplici: con certe persone non parli perché sai che non potranno mai capirti, con altri non parli perché sai che hanno già capito tutto (o perché hanno condiviso la tua stessa sorte), con altri ancora non parli perché il passato ti soffoca e vorresti pensare solo al futuro. A pensarci bene, è più semplice trovare ragioni per tacere piuttosto che per parlare. (pp. 122-123)
*Il mondo era costretto a prendere consapevolezza, a convivere con l'idea che il male esisteva e che era un qualcosa di terreno, di concreto, di incredibilmente plausibile. (p. 124)
*{{NDR|Su ''[[La vita è bella]]''}} Non credo che sia un brutto film, ma per certi versi è orribile: la prima parte è anche carina, un filmetto senza pretese, ma nella seconda è tutto terribilmente falso. Innanzitutto era impossibile tenere nascosto un bambino nel lager: appena sceso dal treno le SS lo avrebbero giudicato inadatto al lavoro e l'avrebbero mandato direttamente al gas. Così come era impensabile che un uomo salutasse con il megafono la moglie rinchiusa nella sezione femminile. Il fatto che poi il protagonista mandasse il figlio a far merenda con i figli dei gerarchi nazisti... L'unica cosa verosimile è che il padre, alla fine, muore. Il film si chiude con il bambino che si salva e ritrova la madre: è un bel finale, un inno alla vita, ma è tutto falso. (p. 125)
 
==Bibliografia==