Ennio Flaiano: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*''Giugno 1958''<br />Una società sguaiata, che esprime la sua fredda voglia di vivere più esibendosi che godendo realmente la vita, merita fotografi petulanti {{NDR|i [[paparazzo|paparazzi]]}}. Via Veneto è invasa da questi fotografi. Nel nostro film {{NDR|''[[La dolce vita]]''}} ce ne sarà uno, compagno indivisibile del protagonista. Fellini ha ben chiaro in testa il personaggio, ne conosce il modello: un reporter d'agenzia. (p. 13)
*I grandi premi non vengono mai dati allo scrittore, ma ai suoi [[lettore|lettori]]. Poveracci, se li meritano. (p. 18)
*Il [[successo]] alla moda si ottiene con la pubblicità e si paga con la prostituzione alla folla. Invertendo l'ordine dei fattori il successo non cambia, diventa forse più duraturo, perché "sofferto". Il successo ottenuto col merito e pagato con l'indifferenza annoia il grosso pubblico e, da qualche tempo in qua, anche gli altri. (p. 19)
*Oh, com'è bello sentirsi profondamente intelligenti, per il [[Sesso]] sdilinquersi, per la [[Donna]] restare indifferenti... Rispondere a ogni inchiesta, avere sempre un'opinione, sottoscrivere una protesta, spiegare la situazione... Oh, com'è bello orientarsi con la moda che passa, continuamente rifarsi alla cultura di massa... Giurare sull'arte impegnata, ripetere che l'[[Industria]] è bella, e chiudere la giornata con un colpo di rivoltella... (p. 21)
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*Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità. (p. 77)
*Pena e sospetto che suscitano le persone normali in un mondo dove interessa soltanto l'Eccezionale, in tutte le sue varietà. Così nell'uomo [[probità|probo]] si è portati a vedere la canaglia di domani, o una canaglia che si nasconde, mentre nella canaglia di oggi si scopre un motivo di emozione. Abele viene sottoposto all'autopsia del cervello, Caino è invitato a scrivere le sue memorie. (p. 111)
*Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto.<ref>Riportato anche in ''Autobiografia del Blu di Prussia''.</ref> E ormai non sono più gli autori ad allontanarsi dai loro libri, ma i [[lettore|lettori]]. (p. 133)
*Fine di intervista. «Lei crede che la televisione abbia abbassato il livello culturale del pubblico?» «No, credo che abbia abbassato il livello culturale degli intellettuali.» «Se dovesse definire in poche parole il dramma della vita moderna? «Il dramma della vita moderna è questo: tutti cercano la pace e la solitudine. E per il fatto stesso di cercarle, le scacciano dai luoghi dove si trovano.» «E adesso una domanda indiscreta: perché scrive così poco?» «Caro signore, io non ho una vocazione narrativa. Scrivo, che è una cosa molto diversa». (p. 143-144)
*Per l'aumentato benessere medio l'uomo e la donna si vanno orientando verso una morfologia utilitaria. Nelle classi giovani circolano già i modelli che verranno prodotti in larga serie nel futuro; uomini agili, sicuri, di buon affidamento e di basso consumo; donne di media statura, di facile manutenzione e dalle prestazioni standard. Lievi differenze nelle rifiniture. La natura fa ancora pochi esemplari di uomini e donne lusso, destinati allo spettacolo e al consumo collettivo d'informazione, alla pubblicità, ai rotocalchi. (p. 158)