Giovanni Della Casa: differenze tra le versioni
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[[File:Niccolò Ardinghelli.jpg|thumb|Giovanni Della Casa in un ritratto di Niccolò Ardinghelli]]
'''Giovanni Della Casa''' (1503 – 1556), ecclesiastico e letterato italiano.
==Citazioni di Giovanni Della Casa==
*[[Gloria]] non di virtù figlia, che vale? (dalle ''Rime'')
*''O [[sonno]], o della queta, umida, ombrosa | Notte placido figlio; o de' mortali | Egri conforto, oblìo dolce de' mali | Sì gravi, ond'è la vita aspra e noiosa; | Soccorri al core omai che langue, e posa | Non ave; e queste membra stanche e frali | Solleva: a me ten vola, o sonno, e l'ali | Tue brune sovra me distendi e posa''. (dal ''Sonetto cinquantesimo'' sul Sonno)
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*Il profferire il tuo [[consiglio]], non richiesto, niuna altra cosa è che un dire di essere più savio di colui, cui tu consigli; anzi un rimproverargli il suo poco sapere e la sua ignoranza.
*La [[superbia]] non è altro, che il non istimare altrui.
*Non istà medesimamente bene a fregarsi i denti con la tovagliuola e meno col dito, che sono atti difformi; né risciacquarsi la bocca e sputare il vino sta bene in palese; né in levandosi da tavola portar lo stecco in bocca a guisa d’uccello che faccia suo nido, o sopra l’orecchia come barbieri, è gentil costume. (XXIX)
*Schernire non si dèe mai persona, quantunque inimica, perché maggior segno di dispregio pare che si faccia schernendo che ingiuriando, con ciò sia che le ingiurie si fanno o per istizza o per alcuna cupidità, e niuno è che si adiri con cosa (o per cosa) che egli abbia per niente, o che appetisca quello che egli sprezza del tutto. (XIX)
*Sono ancora di quelli che così si dimenano e scontorconsi e prostendonsi e sbadigliano.
*Troverai di molti che mentono, a niun cattivo fine tirando né di proprio loro utile, né di danno o di vergogna altrui, ma perciò che la bugia per sé piace loro, come chi bee non per sete, ma per gola del vino. (XIII)
==''Tractatus de officiis inter potentiores et tenuiores amicos''==
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==Bibliografia==
*Giovanni della Casa, ''[
==Altri progetti==
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