Guido Zucchini (storico): differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Verso il 1199 Bologna vide elevarsi contemporaneamente le due [[Torri di Bologna|torri]] più singolari e più famose: snella e vibrante, come una spada appuntata verso il cielo, quella costruita dagli Asinelli e lanciata nell'alto per più di novantasette metri sopra una base quadrata di circa otto metri di lato; larga poco meno, poggiata ugualmente su un basamento rivestito di bozze di selenite, ma inclinata verso oriente ed incompiuta per avvenuto cedimento del terreno, quella dei Garisendi, che nella nuova gara di emulazione signorile dovettero arrestare la costruzione del simbolo di loro forza. (pp. 28-30)
 
*Allo spessirsi delle torri, al meraviglioso gruppo delle duecento moli scure di mattoni s'aggiungeva la grande torre campanaria di San Pietro, innalzata da Alberto, ''inzigniero'' del Comune e del Capitolo in puro stile romanico: ai suoi piedi il vescovo Enrico della Fratta elevò la sua sede episcopale ornandola di un altissimo portico a colonne tonde ed archi circolari. (pp. 38-39)
 
*I quarantadue anni, nei quali [[Giovanni II Bentivoglio|Giovanni II {{NDR|Bentivoglio}}]] col nome di gonfaloniere a vita, concessogli dalle convenzioni di Paolo II<ref>Papa Paolo II.</ref> (1465), fu vero signore, segnano un'epoca di splendore mai più raggiunta per la storia della città {{NDR|di Bologna}}. La signoria avveduta e scaltra di Giovanni condusse ad immediati benefici e ad un grado di prosperità e di indipendenza notevole. (p. 79)