LSD: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
*Quella con'LSD è stata un'esperienza incredibile. Non che la raccomandi a tutti: ma per lo è stata, mi ha dimostrato che la realtà non era qualcosa di fisso. Che la realtà che vedevamo ogni giorno era ''una realà'', certamente valida – ma ce ne erano altre, prospettive diverse dove cose differenti avevano significati altrettanto validi. Questo ebbe un'influenza profonda su di me. ([[Alan Moore]]) <ref>Alan Moore, intervista a ''The stool pigeon'', 2010</ref>
 
*Una indimenticabile serata sotto LSD, in dosaggi predisposti al microgrammo, nella notte del deserto, con musica deliziosa, bella gente e dello chartreuse da bere. Foucault descrisse l'LSD come ''una scorciatoria attraverso, e oltre, le categorie dell'illusione e della realtà, il falso e il vero; i suoi effetti capaci di indurre una facoltà di pensiero accelerata che tanto prima elimina la supremazia delle categorie quanto rapidamente spazza via il campo dalla loro indifferenza e disintegra il tetro, idiota spettacolo della stupidità,'' al punto di permettere l'incontro con una ''massa univoca e acategorica'' che non è solo ''variegata, mobile, asimmetrica, decentrata, spiraloide e riverberante, ma si alza anche, a ogni istante, come uno sciame di eventi fantasmatici. I processi si accelerano: le strutture (di pensiero e categorizzazione) vengono mostrate, frantumate e superate in rapida successione, e nel momento in cui è liberato dalla sua crisalide catatonica, il pensiero contempla invariabilmente questa equivalenza indefinita trasformata in un evento acuto in sontuosa,decorata ripetizione''. ([[Michel Foucault]], da ''Writing on drugs'' di Sadie Plant, ISBN:9780571196166)
 
*Cominciai a pensare all'LSD come a un catalizzatore. L'LSD non crea le esperienze, ma le rende possibili. Intendendolo in questo modo, l'LSD diventa paragonabile alla funzione del microscopio in biologia e medicina o del telescopio in astronomia. Non crediamo che il microscopio crei mondi che non ci sono. Osserviamo qualcosa che c'è già, ma che non possiamo studiare senza uno strumento. Anche il telescopio non può creare miliardi di galassie. Ovviamente le galassie ci sono già, ma ci serve il telescopio per osservarle. ([[Stanislav Grof]])